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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Vis Mobility, un'altra fumata nera. I sindacati: "Resta aperto uno spiraglio di trattativa"

La Prefettura ha riconvocato le parti per giovedì 20 luglio, con la forte richiesta dei sindacati dei lavoratori, della Provincia e del sindaco di Santa Sofia "di cercare una soluzione che possa dare continuità all'azienda e ai suoi lavoratori".

Si è svolto mercoledì in Prefettura il terzo incontro sulla crisi che sta vivendo l'azienda Vis Mobility di Santa Sofia, dovuta alle difficoltà in cui versa il settore in cui la ditta opera, quello della segnaletica stradale. "Ad acuirla la decisione di due istituti di credito di interrompere la concessione degli affidamenti bancari che servivano per anticipare le fatture, dati i tempi lunghi previsti per i pagamenti nel settore - esordiscono Fim, Fiom e Uilm -. Questa scelta ha bloccato la liquidità, aggravando la posizione dei 50 dipendenti, in ritardo con 4 mesi di stipendio, e bloccando di fatto l'operatività dell'azienda che in questo momento, pur avendo un portafoglio ordini di oltre 12 milioni di euro, rischia di interrompere la sua attività".

"L'incontro svolto aveva all'ordine del giorno la decisione delle banche circa la possibilità di continuare a finanziare l'azienda, dopo lo svolgimento dei consigli di amministrazione - proseguono i sindacati -. I rappresentati dei due istituti di credito hanno evidenziato come la decisione presa fosse quella di non rinnovare i fidi, ma di tenere aperto uno spiraglio di trattativa qualora fosse arrivato dalla proprietà di Vis Mobility un segnale di discontinuità, attraverso la ricapitalizzazione o la ricerca di un soggetto pronto a rilevare quote della società, tutto da fare in tempo brevi".

"Vis Mobility - continuano Fim, Fiom e Uilm - ha risposto di potersi impegnare nella ricerca di nuovi soci o di capitali, ma di avere bisogna di un tempo maggiore per poterci lavorare. Pur restando distanti, grazie anche alla mediazione della Prefettura, banche e azienda hanno deciso di incontrarsi nei prossimi giorni per valutare tutte le possibili opzioni". I sindacati ed i rappresentanti dei lavori hanno chiesto alle due banche "di dare un segnale positivo e di anticipare come misura eccezionale le fatture necessarie per pagare almeno un paio di retribuzioni, ricevendo una risposta negativa avanzata per motivi tecnici".

"Per i lavoratori restano soprattutto incertezze: pur avendo ricevuto dalla direzione aziendale l'impegno di provvedere nei prossimi giorni a pagare un acconto sugli arretrati con quanto presente in cassa, questo fatto non risolve le difficoltà derivanti dai tanti soldi in arretrato né diminuisce la preoccupazione per il futuro dei loro posti di lavoro - concludono -. Risulta evidente che se in tempi brevissimi non si trovasse una soluzione per il blocco della liquidità il futuro di Vis mobility risulterebbe compromesso". La Prefettura ha riconvocato le parti per giovedì 20 luglio, con la forte richiesta dei sindacati dei lavoratori, della Provincia e del sindaco di Santa Sofia "di cercare una soluzione che possa dare continuità all'azienda e ai suoi lavoratori".
 

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