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Economia Bertinoro

Officine Maraldi, tavolo in Prefettura. "Nubi sul futuro dell'azienda"

Fiom e Uilm epsrimono la loro "forte preoccupazione circa il protrarsi di questa vertenza, che rischia non solo di lasciare I lavoratori senza gli stipendi necessari per sostentare se stessi e le loro famiglie"

Lunedì mattina si è svolto in Prefettura il tavolo di aggiornamento sulla situazione aziendale di Officine Maraldi Bertinoro, azienda che occupa circa 50 dipendenti e che da alcuni mesi affronta una difficile situazione che rischia di comprometterne la continuità. "Durante l’incontro sono stati affrontati i temi del futuro dell’azienda, che necessiterebbe di nuovi investitori per continuare la propria attività e del pagamento delle spettanze non retribuite ai lavoratori, che ammontavano a oltre due mensilità e al pagamento dei contributi ai fondi pensione, in arretrato da quasi due anni", afferma Giovanni Cotugno e  Enrico Imolesi, rispettivamente di Fiom e Uilm.        .

"Si addensano nubi pericolose per la continuità occupazionale dei lavoratori impiegati nella storica sede bertironese - aggiungono -. Non sono emersi infatti allo stato attuale prospettive immediate e concrete che garantiscano le risorse necessarie per far fronte ai debiti pregressi e garantire quanto necessario a ristabilire una normale operatività, sebbene sia presente una manifestazione di interesse di un’azienda estera. L’azienda ha inoltre dichiarato di stare valutando iniziative anche giudiziali al fine di tutelare il proprio patrimonio".

"Alla richiesta delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti dei lavoratori di dare una risposta positiva circa il pagamento delle retribuzioni l’azienda si è impegnata a destinare le prossime risorse incassate al pagamento delle retribuzioni, senza poter specificare con certezza I tempi di questa operazione che dovrebbe ad ogni modo avvenire in tempi brevi - chiosano -. I lavoratori, riuniti in assemblea, hanno fatto presente di non essere disponibili a lavorare ulteriormente senza garanzie in merito al percepimento delle loro retribuzioni, non volendo finanziare ulteriormente con le loro paghe l’azienda".

Fiom e Uilm epsrimono la loro "forte preoccupazione circa il protrarsi di questa vertenza, che rischia non solo di lasciare I lavoratori senza gli stipendi necessari per sostentare se stessi e le loro famiglie ma anche di portare a una perdita ulteriore di posti di lavoro, elemento quanto mai probabile laddove non si dovesse trovare nel breve periodo una soluzione a questa vicenda".

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