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Tiene il Made in Italy del mobile, è Forlì a trascinare i mercati esteri: "La sfida si può vincere"

Il distretto del mobile Forlì, con 310 unità locali e 3.045 addetti, è quello che ha mostrato la performance migliore sui mercati esteri

Nonostante l'erosione di quote di mercato e la perdita di fatturato subita negli ultimi anni anche in questo settore, con 18.615 imprese, 134.400 addetti e 21,4 miliardi di euro di fatturato l'industria italiana del mobile continua a rappresentare un punto di forza del made in Italy. E proprio il distretto del mobile Forlì, con 310 unità locali e 3.045 addetti, è quello che ha mostrato la performance migliore sui mercati esteri, riportando una crescita delle esportazioni pari al 18,2% tra il 2008 e il 2017, grazie al traino della Francia e all'ingresso in alcuni mercati lontani come Stati Uniti, Cina e Corea. E' quanto emerge dall'indagine a tema realizzata dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo

Le imprese della provincia sono riuscite a rafforzare l'avanzo commerciale, in questo ambito, salito a 155 milioni di euro nel 2018 (da quota 139 milioni nel 2008). E la crescita di Forli' sui mercati esteri e' proseguita nei primi nove mesi del 2018: il distretto si e' infatti confermato il piu' dinamico nel panorama italiano, riportando un aumento tendenziale delle esportazioni pari al +9,2%. Questo grazie al consolidamento sul mercato francese e al balzo delle vendite in Cina e Corea, saliti rispettivamente al terzo e al quinto posto nella classifica dei principali sbocchi commerciali del distretto.

“In prospettiva la sfida della crescita passa per un ulteriore aumento della presenza sui mercati esteri. Da una nostra stima - ha spiegato Giovanni Foresti, della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo - emerge come nei prossimi cinque anni la domanda mondiale di mobili imbottiti e cucine registrerà un aumento pari a 3 miliardi di dollari, dei quali un terzo circa rappresentato da beni di alta qualità in cui risulta specializzata l’industria italiana. Stati Uniti, Cina, Canada, Francia e Svizzera sono i cinque mercati a potenziale di crescita più elevato nel mobile imbottito, seguono Arabia Saudita, Danimarca, Corea e Svezia. Nel comparto delle cucine sono presenti buone opportunità di crescita soprattutto sui mercati più vicini, con in testa Svizzera, Austria, Norvegia e Regno Unito, seguiti da Stati Uniti, Russia e Francia".

"L’industria italiana del mobile può vincere la sfida dei mercati, facendo leva sull’alta qualità delle sue produzioni, da accompagnare con adeguati investimenti in innovazione, certificazioni e strategie commerciali strutturate - ha sottolineato Tito Nocentini, direttore regionale Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise Intesa Sanpaolo -. Intesa Sanpaolo intende porsi sempre più come punto di riferimento per le imprese del comparto ed anche alla luce dell’indagine illustrata oggi il nostro impegno è volto ad accompagnarle rispondendo ai loro bisogni tradizionali ma, sempre più, supportandole nello sviluppo di quelle innovazioni e competenze che possono renderle sempre più competitive sui mercati internazionali. Per questo il nostro Gruppo ha scelto di agevolare le imprese che investono semplificandone l’accesso al credito: nella determinazione del rating valorizziamo gli aspetti qualitativi come l’investimento in capitale umano e l’innovazione, l’appartenenza alle filiere e la sostenibilità”.

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