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Il cibo? Per il 35% è motivo per scegliere una vacanza

Per più di un italiano su tre (35%) è il cibo a determinare il successo di una vacanza, che per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali

Secondo un’indagine Coldiretti, per più di un italiano su tre (35%) è il cibo a determinare il successo di una vacanza, che per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali. E’ quanto ha ricordato Carlo Pontini, presidente di Terranostra Emilia Romagna, associazione agrituristica di Coldiretti, intervenendo sabato al convegno su “Turismo e cultura dell’accoglienza: strategie anticrisi e sostenibilità in ambito rurale”, promosso a Bertinoro (FC) dall’associazione nazionale Città del Vino.

Il cibo infatti – comunica Coldiretti – è considerato dagli italiani l’ingrediente più importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre (29 per cento), lo shopping (16 per cento), la ricerca di nuove amicizie (12 per cento) e lo sport (6 per cento). “L’Emilia Romagna– ha detto Carlo Pontini – ha il suo punto di forza nei vini (20 Doc e 9 igt), nei 35 prodotti a denominazione d’origine e nei 285 prodotti tipici iscritti all’albo dei prodotti tradizionali, che è possibile degustare percorrendo le 15 strade dei vini e dei sapori della nostra regione”.

Che turismo ed enogastronomia siano un’accoppiata vincente – commenta Coldiretti – è dimostrato anche dal fatto che quasi 6 italiani su dieci rientrano dalle vacanze portando con sé un prodotto alimentare tipico del luogo di vacanza, che diventa così il souvenir preferito dei turisti nel nostro Paese. Si tratta di un souvenir che è possibile trovare nelle aziende che fanno vendita diretta e nei mercato degli agricoltori.

Nella sola Emilia Romagna – ricorda ancora Coldiretti – i turisti possono contare sulla rete di Campagna Amica, con 153 mercati agricoli, 550 aziende che fanno vendita diretta e 4 botteghe, oltre che negli oltre 1.000 agriturismi attivi su tutto il territorio regionale, dalla montagna alla collina, dalla pianura al mare. “In questi punti – conclude Pontini – i turisti possono trovare i prodotti più tipici dell’agroalimentare emiliano romagnolo, dai formaggi ai salumi, dalla frutta al vino, con la garanzia di acquistare un prodotto tipico dell’enogastronomia regionale e contribuire così alla crescita economica e sociale del territorio dove trascorrono le vacanze”.

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