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Economia Santa Sofia

Vis Mobility, i sindacati: "Resta la situazione d'incertezza. C’è poco da sorridere"

Fim Fiom Uilm ricordano "come nell’ultimo anno i lavoratori hanno subìto almeno tre passaggi di proprietà"

"Per ora c’è poco da sorridere". Fim, Fiom, Uilm attraverso i segretari Riccardo Zoli, Giovanni Cotugno e Valerio Garattoni, apprendono "con stupore" la novità della Vis Mobility di Santa Sofia, che annunciato - dicono i sindacati - "la fine dei problemi dell’azienda e la prospettiva di un futuro luminoso, ostacolato solamente dall’ostilità delle istituzioni locali".

Fim Fiom Uilm ricordano "come nell’ultimo anno i lavoratori hanno subìto almeno tre passaggi di proprietà, recentemente l’azienda è stata spezzettata in due in una situazione di mancato rispetto della legge relativa ai passaggi di società e in una condizione dove il gruppo dirigente ha dichiarato il falso nel corso di un incontro in Prefettura che doveva discutere del passaggio di un pezzo dei lavoratori da un’azienda all’altra".

"Inoltre permane una situazione di incertezza dove l’unico protagonista che fa da costante in tutti questi passaggi è un soggetto che, pur professandosi come l’unico proprietario della Vis, mai figura in maniera palese nella documentazione ufficiale, determinando delle perplessità sulla limpidezza delle operazioni svolte - proseguono Zoli, Cotugno e Garattoni -. Infine leggiamo che i lavoratori hanno ricevuto le retribuzioni in arretrato, e che devono aspettarsi una regolarità sulle future erogazioni.  Invece ad oggi, nonostante gli impegni a saldare gli arretrati prima di Natale, i dipendenti devono ancora avere le retribuzioni di settembre, ottobre, novembre e la tredicesima. Per ora c’è poco da sorridere". 

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