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Voucher, continua la battaglia della Cgil: "Hanno esteso la precarietà"

"Chiediamo l’abrogazione dei voucher perché non vogliamo più accettare il loro uso indiscriminato - affermano dalla Cgil -. Nella nostra provincia, nell’anno 2016 sono stati acquistati circa 1,7 milioni di voucher

La Cgil e il Comitato Territoriale a sostegno dei referendum “Libera il Lavoro con 2 SI tutta un’altra Italia” prosegue ed intensifica le attività fino al voto del 28 maggio o comunque fino a quando i Decreti Legge approvati in queste ore dal Consiglio dei Ministri su voucher e responsabilità solidale sugli appalti non saranno convertiti in legge. "E’ questo un primo straordinario risultato, è stata restituita al Paese, alle persone, la fiducia che cambiare si può, insieme", evidenziano dal sindacato.

"La #SfidaxiDiritti nasce da lontano, dalla stesura della Carta dei Diritti Universali del Lavoro, che rimane il nostro orizzonte strategico che è stata incardinata nella Commissione Lavoro della Camera - continuano dalla Cgil -. Con la Carta si intende restituire libertà e dignità alle persone attraverso il riconoscimento dei diritti universali a tutti senza distinzioni di contratto o di tipologia d’impresa, o di lavoro occasionale (articolo 80 e 81). Sono state raccolte oltre un milione di firme raccolte per la proposta di legge di iniziativa popolare, di cui 13.500 nel territorio forlivese; tutto questo  ha come protagonisti anzitutto lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e precari. La precarietà, le esternalizzazioni, il sistema degli appalti, la contrapposizione tra lavoro pubblico e lavoro privato, lavoro autonomo e subordinato, hanno ridotto le tutele e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori".

"Chiediamo l’abrogazione dei voucher perché non vogliamo più accettare il loro uso indiscriminato - proseguono dalla Cgil -. Nella nostra provincia, nell’anno 2016 sono stati acquistati circa 1,7 milioni di voucher: questo strumento non ha ridotto la precarietà, ma l’ha estesa e istituzionalizzata, non ostacolando affatto il lavoro nero. Il lavoro occasionale va normato con contratti completi di tutte le garanzie contributive, previdenziali, e assicurative, così come previsto nella Carta dei Diritti di cui non vogliamo i diritti d’autore. Chiediamo l’abrogazione dei limiti di “responsabilità solidale” negli appalti. Non vogliamo differenze di trattamento tra chi lavora nell’Azienda committente e chi in una appaltatrice o in subappalto. Il sistema degli appalti deve garantire gli stessi diritti e le stesse tutele a tutti senza distinzioni. Per questo continuerà e si intensificherà la mobilitazione su questi obiettivi".

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