Al teatro di Dovadola gli attori di The Theatre mettono in scena l'Odissea
Sabato e domenica va in scena al teatro di Dovadola “Odissea” di Massimiliano Bolcioni, per la regia di Stefano Naldi e interpretato dagli attori del laboratorio di arti sceniche The Theatre. Sabato alle 21 e domenica alle 16 dunque l'appuntamento con questa opera teatrale; la biglietteria aprirà il giorno stesso dello spettacolo alle 20. Biglietto intero a 15 euro, ridotto universitari, under 18 e over 65 10 euro e per i residenti di Dovadola 8 euro.
“Alle fondamenta del tutto, rimane sempre l'ironia iconoclasta della rivisitazione del celebre Poema Omerico da parte dell'autore, che filtrando il tutto sotto la lente del doppio e qui anche triplo senso, dimostra ancora una volta di come Bolcioni sia giustamente ritenuto dagli esperti in materia uno dei maggiori autori registi e attori del panorama Italiano degli ultimi 30 anni. Abbiamo qua un Ulisse e compagni di viaggio che dopo la caduta di Troia decidono di portare con se cibi nuovi da ogni posto che incontreranno durante il loro viaggio di ritorno, per un glorioso banchetto da tenersi ad Itaca, ma i più ricordati Personaggi,dalle Sirene a Polifemo a Circe e via a seguire, sino a maledizioni divine,complicheranno notevolmente le cose. Un feticcio che spesso torna travestito in vari testi e che qua diventa Malìa Karras, chiaro riferimento ad un altro Mito ma autentico quale fu la grande Maria Callas, sua volta eroina greca in qualche modo anch'essa maledetta dagli Dèi. Infatti, questa Odissea ci dice che se lo Storico Poema era a suo modo una Fiction dei Tempi, oggi ci diventa un Serial Tv condito da suoni e musiche pop o etniche o antiche a seconda dei luoghi, da cibi legati ai luoghi reali ai quali Omero accennava, da numeri musicali orecchiabili da riti arcaici sulle olive ascolane tenuti da megere sarde, da mostri siculi che inneggiano al caffè fino al rito tv delle sirene mezze nude che reclamizzano il tonno come fosse una pratica sessuale. Come oggi si vede ogni giorno in tv dove per reclamizzare un dentifricio ci deve essere per forza un maschio o una femmina in mutande se non una situazione perennemente e talmente a doppio senso da indurre a comprare quel che non serve l'Ulisse perduto di turno tra le pericolose scansie di un centro commerciale grande quanto il Mediterraneo”