Art Déco, da Sky Arte un documentario su Adolfo Wildt a palazzo Romagnoli
In occasione della mostra “Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia”, che include nel percorso espositivo alcune opere di Adolfo Wildt, Palazzo Romagnoli offre ai visitatori fino a domenica 18 giugno un approfondimento sulla produzione e la vita dell'artista attraverso il documentario “A. Wildt. Il marmo e l'anima”. Venerdì 26 maggio alle ore 17,00 la presentazione con gli autori. Amato e odiato dagli uomini e dalle donne del suo tempo. Osannato e disprezzato dalla critica. Adolfo Wildt (1868-1931), il maggior scultore del principio del secolo scorso, ha diviso con le sue opere scolpite nel marmo le coscienze e le opinioni dei suoi contemporanei, suscitando ammirazione e ribrezzo, commozione e repulsione, ma mai lasciando indifferenti. Eppure questo singolare artista, virtuoso dello scalpello e visionario interprete delle emozioni e delle aspirazioni umane, è stato sino a pochi anni fa sconosciuto al grande pubblico, vittima, dopo la sua morte, di una condanna all’oblio decretata dalla critica, che non condivideva la sua poetica e il suo stesso concetto di scultura, e dalla cultura del secondo dopoguerra, che lo accusava erroneamente di essere stato un artista di regime.
A Palazzo Romagnoli dove, grazie alla donazione del marchese Raniero Paulucci di Calboli, sono esposte alcune notevoli opere dell'artista, Simone Marcelli, Fabio Ferri e Barbara Ainis, insieme alla dirigente del Servizio Cultura e Musei, Cristina Ambrosini, presentano venerdì 26 maggio alle ore 17,00 nel Salone d'Incontro di Palazzo Romagnoli il documentario da loro realizzato, che sarà proiettato tutti i sabati e le domeniche fino al 18 giugno 2017.
“Adolfo Wildt. Il marmo e l'anima” è il primo lavoro di documentazione audiovisiva mai realizzato sulla vasta e sorprendente produzione artistica di Adolfo Wildt.
Prodotto da Catrina Producciones in occasione della mostra monografica che si è tenuta presso il Musée de l’Orangerie di Parigi (aprile-luglio 2015), il documentario ha accompagnato l’esposizione con proiezioni quotidiane presso l’Auditorium de l’Orangerie, prima, e presso la GAM di Milano, poi, durante la tappa italiana della mostra “Adolfo Wildt. L’ultimo simbolista” (novembre 2015-febbraio 2016).
Attualmente in programmazione sul canale SKY Arte HD, il documentario racconta l’artista, l’uomo e le sue opere, dando luce e voce alla tecnica strabiliante di Wildt, alle profondità marcate della sua ricerca spirituale e all’originalità sorprendentemente attuale delle sue figure scolpite. La pluralità di voci (interviste a storici dell’arte del calibro di Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, Guy Cogeval, già presidente del Musée d’Orsay, Fernando Mazzocca, massimo esperto mondiale di Adolfo Wildt e dell’Otto-Novecento Italiano) unita alla grande varietà e numero delle opere riprese in dettaglio, ha permesso di raccontare la storia umana e artistica di Wildt in modo dinamico e suggestivo, evitando toni didascalici.