Concerti intimi e boogie woogie al Forlì Jazz Festival
Comincia ad entrare nel vivo questa prima edizione del Forlì Jazz Festival dedicato a Chet Baker. Per venerdì 4 maggio in calendario due suggestivi eventi: il primo alle ore 21, solo su invito, nella suggestiva Cantina Jazz di Palazzo Morattini, dove opera da qualche tempo un manipolo di appassionati musicisti, non solo di jazz, capitanato dal vulcanico Antonello Esposito, con lo scopo di ospitare e promuovere iniziative culturali musicali “no profit”, concerti live, jam session e prove aperte.
Seguendo l’esempio della più famosa Cantina del Dottor Dixie, di Bologna, dove sono nati Lucio Dalla, Pupi Avati, Hengel Gualdi, e tanti altri.
La serata, dedicata naturalmente a Chet Baker, prevede una lettura- racconto dell’incontro del fondatore del Naima club, Michele Minisci, con il mito del jazz internazionale, a Forlì per un concerto nel marzo del 1984, con la performance di Massimiliano Bolcioni, attore del teatro delle Forchette e con il sottofondo delle immagini del film Let’s get lost, sulla vita di Baker. A seguire il concerto proposto da Massimiliano Lombini, tromba, Antonello Esposito, chitarra,Piero Marchiani ,basso, Guido Tazzari, batteria, che proporranno tutti i brani più significativi del repertorio del musicista americano.
Alle ore 22, invece, trasferimento al music club X Ray, via Bertini 98, dietro la Comet, dove si esibirà la OLD STATION BAND, con i suoi 18 elementi e la cantante Chiara Bartolotti Stella, la band nata circa 30 anni fa all’interno del Naima club/Vecchia Stazione, allora guidata dal maestro Gianni Ghetti ed oggi dal giovanissimo Michele Scucchia.
La suggestiva Big Band, oltre ad un doveroso omaggio a Chet Baker, si lancerà poi in frenetici boogie woogie ma anche in dolcissimi slow. Insomma una carrellata tra tutti i più suggestivi standard del jazz americano.