"Incontri a Casa Saffi", si presenta il libro "I giorni che sconvolsero Forlì"
Venerdì, alle 21, a Casa Saffi, via Albicini 25, per il ciclo "Incontri a Casa Saffi", verrà presentato il libro "I giorni che sconvolsero Forlì - 8 settembre 1943 -10 dicembre 1944" di Marco Viroli e Gabriele Zelli, Il Ponte Vecchio Editore, Cesena 2014. L'estate del 1943, con la caduta di Mussolini e lo sbarco degli Alleati in Sicilia, rovesciò la storia del nostro Paese. La guerra solo ora dilagava nel nostro territorio, con la sua tragica scia di distruzioni e di morti e l'occupazione degli eserciti nazisti; senza contare la divisione degli Italiani tra coloro che scelsero la fedeltà al governo fantoccio di Salò e quanti avvertirono la possibilità di un tempo nuovo, nel quale la loro storia e la loro vita potessero riscattarsi dalle vergogne della guerra nazi-fascista e dalla cultura di una dittatura ventennale che aveva portato l'Italia alla rovina.
Il territorio forlivese partecipò a pieno titolo a queste giornate: patì i bombardamenti alleati, che cancellarono monumenti fondamentali della sua storia; soffrì l'indigenza, la fame e la morte di una città in guerra; assistette alla ferocia dell'esercito tedesco in ritirata, con il tragico epilogo di eccidi di partigiani, antifascisti, cittadini italiani (anche vecchi, donne e bambini come nella caso di Tavolicci ) e ebrei; sostenne nella sua parte più consapevole l'azione delle brigate partigiane sulle montagne e dei GAP e delle SAP in pianura. Il libro, con nuovi apporti e nuovi documenti, racconta le pagine tragiche ed eroiche della Forlì di quegli anni attraverso testimonianze dirette e stralci di diari dei protagonisti: la loro voce - nella pienezza della memoria e della testimonianza - ci rende i lutti e le disperazioni, le speranze e le attese di una città intera, fino ai giorni della Liberazione. Insieme agli autori, interverranno: Carlo De Maria e Vladimiro Flamigni, rispettivamente direttore e vicepresidente dell'Istituto Storico di Forlì - Cesena. Coordinerà l'incontro Tito Menzani dell'Università di Bologna. Ingresso libero.
L’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena, intanto, attraverso il presidente Ines Briganti, esprime "viva soddisfazione e un grande ringraziamento a Mariuccia Salvati, Roberto Balzani e Pietro Caruso per la serata di presentazione del libro Lavoro di comunità e ricostruzione civile in Italia. Margherita Zoebeli e il Centro educativo italo-svizzero di Rimini di Carlo De Maria (Viella, 2015). Non è stato solo un confronto di idee fra l’autore e i relatori ma è stata anche l’occasione per riflettere sul coraggio di una donna che, fin dagli anni successivi alla Prima guerra mondiale, organizzò la propria vita improntandola su un progetto di solidarietà e di militanza a favore dell’umanità. Dal confronto a più voci si è voluto sottolineare soprattutto il coraggio con cui Margherita costruisce a Rimini il suo Villaggio italo-svizzero organizzato secondo un progetto educativo rivoluzionario per quei tempi che sarebbe validissimo nei nostri tempi. Voglio definirlo con un’espressione di Bogdan Suchodolski: “Si tratta di fare sì che l’educazione aiuti gli individui umani non solo perché sappiano «fare qualcosa», ma affinché apprendano anche ad «essere», a saper «esistere» – affinché acquistino la ricchezza interiore e la felicità e siano, allo stesso tempo, impegnati nei grandi problemi del mondo – nel corso della loro vita quotidiana”. Il brillante, competente e arguto conversare dei relatori ha reso la serata piacevole e stimolante rafforzandoci nella convinzione che l’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena può fare affidamento sulla generosa collaborazione di tanti amici autorevoli e disponibili".