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Cultura

“Trova la sedia!” alla libreria del parco urbano con Gianni Giunchi

Preoccupazione per il futuro del Parco Urbano, il Central Park dei forlivesi. Intervista a Gianni Giunchi.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

No, non si tratta di uno dei tanti appuntamenti della Libreria del Parco Urbano, e non è nemmeno un nuovo gioco di intrattenimento per i nostri figli, di quelli a cui Gianni Giunchi - l'uomo delle favole, il libraio più amato di Forlì - ci ha abituato.

C'è che è una placida solare domenica mattina di settembre, le prime famiglie con passeggino, qualcuno legge il giornale su una panchina, qualcun'altro cammina o corre. Apre il bar, il profumo dei primi caffè.

Anche Gianni si appresta ad aprire la sua libreria e registra, oltre ai soliti ombrelloni-tavoli-sedie rovesciati, anche l'ammanco di alcune sedie. Cerca di qua cerca di là, niente. Forse portate via. Poi alzando gli occhi per caso le vede: il vandalo si è divertito a lanciarle sopra il tendone! Tendone che per fortuna non sembra lacerato. Non ancora. Adesso bisognerà tirarle giù senza far danni e possibilmente senza farsi male.

"Il prossimo anno non so se..." per la prima volta lo sento amareggiato, scoraggiato perfino. Lui che nonostante il persistente trend negativo di vendite, ha continuato a organizzare un evento dietro l'altro, e complice forse anche la gradevole cornice del Parco, ha sempre fatto il pieno di ospiti. Da lui son passati, oltre a tanti noti autori locali, anche scrittori di fama nazionale, occasioni ghiotte per molti amanti dei libri. E vogliamo parlare di quello che si è inventato per intrattenere i nostri figli fin dallo storico Parco dei Ragazzi?

Ho sempre visto in Gianni l'uomo col cappello de Il Piccolo Principe… con la capacità di far vedere anche agli altri il boa che lo abita… Prendersela con lui? un po' come sparare sulla Crocerossa!

"Il parco urbano sta mutando, è mutato! La domenica è tutto splendido grazie alle tante famiglie presenti, ma durante la settimana lo scenario cambia drasticamente. Non siamo più al sicuro. C'è sempre meno educazione e rispetto per le persone e le cose. E non mi riferisco solo a questi atti di puro vandalismo.". Purtroppo lo so Gianni, mi sono arrivate notizie poco confortanti, l'ultima l'altra sera: alcuni amici all'uscita dalla pizzeria si son trovati impotenti praticamente in mezzo all'ennesima rissa, forse dovuta all'alcool o chissà che.

Eppure le forze dell'ordine pattugliano con una certa regolarità... ma cosa servirebbe secondo te che vivi il parco quotidianamente?

"Qui manca un padrone di casa, qualcuno che accolga gli ospiti, parli con loro e indichi, se necessario, le norme di comportamento: insomma una figura un po' guida e un po' guardiano, una sana vecchia abitudine che con i vari cambi di gestione dell'area, è andata perduta oramai da anni e se ne vedono tutti gli effetti.", con la mano indica il verde che ci circonda "Certo le piante sono belle il parco è bello, ma non vivrà di rendita in eterno della sola bellezza apparente: oltre al corpo occorre curargli anche l'anima!"

"Ora che farai?" gli chiedo. "Cercherò un modo per tirarle giù…, provando a non rompermi l'osso del collo!" e col suo solito sorriso ci salutiamo, devo andare.

"Ehi! il 28 al Verdi di Forlimpopoli si ripete la presentazione del film su Tiziano Terzani, ci sarai?" mi fa prima che sparisca.

"Ci sarò sì Gianni, posso mancare a una chiamata alle arti?"

Mentre inizio la mia consueta camminata ammiro quel verde e quella pace che mi porta regolarmente qui, mi dà gioia anche vedere le tante persone che nel frattempo come me si stanno beando di questo magnifico luogo. Spero tanto che Gianni non sia costretto a chiudere perché quel tendone mi piace lì dov'è, mi piace vedere entrare mamme o papà coi loro figli a sfogliare i primi libri colorati, e faccio una riflessione che ho condiviso con lui: il parco è relativamente giovane ma ora che ce l'abbiamo, potremmo mai concepire di fare senza? siamo disposti a rinunciare allo sport gratis per tutti, ai picnic sull'erba la domenica quando è troppo caldo per andare al mare, a spingere i nostri figli sulle altalene e a riposare su quella comoda panchina al fresco quando le gambe non reggono più tanto bene? siamo pronti a rinunciarvi per colpa di vandali e delinquenti?

Chi non è pronto alzi la mano prima che sia tardi.

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