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L'impegno degli ebrei per la Liberazione: la vera storia in un documentario

Un film getta un fascio di luce su una vicenda poco conosciuta: l'impegno della Brigata Ebraica per la Liberazione in Romagna. Produzione voluta da Gabriele Zelli e realizzata da Alessandro Quadretti

La storia riserva innumerevoli pagine per i fatti più salienti della Seconda Guerra mondiale, per quelli più noti e conosciuti. Poche, però, sono le attenzioni riservate alle tante vicende e ai tanti contributi che resero possibile la liberazione del regime nazifascista. In Romagna un apporto fondamentale è arrivato dalla Brigata Ebraica, impegnata tra le file delle truppe alleate britanniche e accorpata al Gruppo di combattimento "Friuli".

DOPPIA PROIEZIONE - A questo mini-esercito di 5mila soldati volontari (tutti stranieri, nessun italiano), dopo il libro edito qualche anno fa, è dedicato il film-documentario prodotto da "Officinemedia" per Gabriele Zelli (storico e studioso della Romagna, nonchè sindaco di Dovadola) realizzato dal regista Alberto Quadretti con la collaborazione di Romano Rossi (presidente della Associazione nazionale reduci della Friuli). Anteprima lunedì sera 5 novembre alle 20.45 al teatro comunale di Dovadola, prima nazionale martedì sera 6 novembre alle 21.15 al cinema Saffi,

ROMAGNA - Un video dal valore storico alquanto rilevante, che fa luce sull'impegno che questi volontari misero nella liberazione di una parte importante della Romagna. La Brigata Ebraica fu impegnata nella battaglia sul Senio, fronte che riuscirono a sfondare nell'aprile del 1945. Combattendo, tra l'altro, per la prima volta con l'effige dell'attuale bandiera dello stato di Israele che ancora all'epoca non era ufficiale. Bandiere che venne consegnata alla Brigata a San Ruffillo di Brisighella e che gli ebrei impegnati in guerra portarono con loro in battaglia.



PRECEDENTE - Un progetto storico, cinematografico e documentale che parte da lontano, dal 1992 quando Gabriele Zelli (all'epoca assessore) cominciò a interessarsi della vicenda della Brigata Ebraica partendo dal sanguinoso eccidio degli ebrei avvenuto in via Seganti. A loro venne dedicato un monumento funebre nel cimitero monumentale (inaugurato da Tullia Zevi, allora presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane). Dall'approfondimento di quella storia nacque il libro sulla 'Brigata ebraica' e oggi il film-documentario.

Un prodotto di qualità, realizzato a costo quasi nullo, se non al prezzo dell'impegno e della passione di chi ci ha lavorato. E che si inserisce in un solco già aperto, sempre da Gabriele Zelli e Alessandro Quadretti con il documentario sulla strage dell'Italicus (in cui morì il forlivese Silver Sirotti) e che proseguirà con un documentario sull'impegno degli indiani Sikh nella battaglia di resistenza (comunità a cui è dedicato un cimitero di fronte a quello monumentale).

NON SOLO CELEBRAZIONI - "C'era bisogno di fare qualcosa che andasse oltre le celebrazioni - commenta Gabriele Zelli - perché questa brigata a contribuito in maniera determinante alla lotta di Liberazione. E dopo il monumento funebre inaugurato da Tullia Zevi e il libro che abbiamo realizzato, ora questo documentario".

Con l'obiettivo di portarlo nelle scuole, di farlo conoscere alle ragazze e ai ragazzi di oggi, come ulteriore elemento di informazione su un periodo del quale rimangono ormai pochissimi testimoni; e dunque lo sforzo per tenere viva la memoria deve essere ancora più intenso e collettivo.

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