Il prete del Passatore don Valgimigli "a processo": il verdetto a palazzo Fantini
Sarà colpevole o innocente il prete di San Valentino di Tredozio, amico del Passatore, col quale partecipò al famoso assalto del teatro di Forlimpopoli il 25 gennaio 1851? A stabilirlo sarà la giuria popolare, cioè gli spettatori, e un collegio giudicante, durante il ‘processo’ che si terrà sabato a Tredozio, alle 16.30 a palazzo Fantini, a cura del locale Comune, l’Accademia degli Incamminati di Modigliana e il Comitato della Romagna Toscana per la Promozione dei Valori Risorgimentali.
Don Pietro Valgimigli, un personaggio storico molto discusso e discutibile, detto popolarmente ‘don Stiflòn’, nacque a Modigliana nel 1823 e dal 1847 al 1854 fu arciprete di San Valentino, l’antica pieve ai confini fra Tredozio e Modigliana. In quegli anni fece parte o, meglio, fu l’anima della Banda del Passatore, almeno dopo l’uccisione del fondatore, brigando e tradendo, nel doppio ruolo, con gli altri componendo della famosa banda, fra cui Lazzarino, Lisagna, il Calabrese e Cesarino (gli ultimi tre uccisi dal prete con l’inganno, secondo le accuse di alcuni banditi). Il vescovo di Modigliana, Mario Melini, riuscì ad allontanare il prete dalla parrocchia, dopo aver concordato con lui una pensione di mille lire l’anno. Allora don Stiflòn andò ad abitare a Tredozio, dove diverse donne s’innamorarono di lui.
Dopo le proteste dei mariti e delle pubbliche autorità, il 15 gennaio 1858, il ‘seduttore di donne’ fu arrestato e condannato per ‘traviata condotta’ a tre anni di reclusione, che scontò alle Murate di Firenze. Il ‘processo’ di Tredozio verterà proprio su questa specifica condanna per ‘traviata condotta’. Uscito dal carcere, cambiò vita e si stabilì in una parrocchia del Casentino e poi di Cortona, dove morì nel 1885. Nel collegio giudicante, presieduto dall’avvocato Luigi Cesare Bonfante di Tredozio e giudice onorario del tribunale di Ravenna, siederanno gli avvocati Giancallisto Mazzolini, vice presidente dell’Accademia degli Incamminati, Gianfranco Fontaine, proprietario di palazzo Fantini, Rosaria Tassinari, sindaco di Rocca, e il sindaco di Tredozio, l’onorevole Simona Vietina, con Maria Cristina Rossi, assessore di Modigliana, nei panni del cancelliere. Il pubblico ministero sarà Roberto Roccari, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Forlì-Cesena, mentre il difensore di don Stiflòn sarà l’avvocato penalista di Modigliana, Lorenzo Valgimigli.
Fra i vari testimoni, a favore e contro, interverranno Luigi Pieraccini, Claudio Samorì e Luigi Marchi, già sindaci di Castrocaro, Modigliana e Tredozio, e Sara Samorì, storica e assessore allo sport di Forlì, Giuseppe Mercatali, segretario dell’Accademia degli Incamminati, la professoressa Maria Grazia Nannini e Massimo Frassineti di Tredozio, Quinto Cappelli, giornalista e coordinatore dell’evento, e Pier Luigi Farolfi, autore del libro “Facinorosi pontifici”, da cui è tratta la trama del ‘processo’. All’inizio, alla fine e durante le pause, suonerà musiche dell’Ottocento il gruppo di Modigliana ‘Ciapa Cialdini’, diretto da Claudio Samorì. Lo spettacolo, a ingresso è libero, durerà circa un paio d’ore e ha creato molta attesa non solo a Tredozio e Modigliana, ma anche nei paesi della Romagna Toscana e in tutta la Romagna, dove le gesta del Passatore e della sua famosa banda sono ancora molto popolari.