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"Il telefonino ai bambini? Mai alle elementari". A Forlì l'evento con Cristina Petit

Autrice del libro "Maestra Piccola", di libri educativi per bambini e di altri saggi sul tema, metterà in luce le fatiche ed i disagi che possono venire inconsapevolmente causati dai genitori nei propri figli

Telefonini nelle mani dei bambini: ne parlerà il 20 aprile, alle 20,45 nell’auditorium CariRomagna di Via Flavio Biondo 16, la scrittrice bolognese Cristina Petit. Autrice del libro "Maestra Piccola", di libri educativi per bambini e di altri saggi sul tema, metterà in luce le fatiche ed i disagi che possono venire inconsapevolmente causati dai genitori nei propri figli; proporrà delle riflessioni educative partendo dall’ascolto e dal dialogo sui bisogni, sogni e desideri dei bambini. L’evento aprirà la rassegna in tre appuntamenti Educare, verbo delicato, organizzati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII con il patrocinio della Diocesi di Forlì Bertinoro e l’adesione della Scuola Santa Dorotea, dell’Azione Cattolica diocesana, della cooperativa sociale Paolo Babini, di Agesc e di altre realtà del territorio. "Il tema educativo deve essere al centro della riflessione comune - commenta Daniele Severi, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII per la zona Romagna e moderatore delle serate -. In quest'epoca priva di punti di riferimento e certezze consolidate vogliamo aprire un confronto continuativo fra genitori, insegnanti e dirigenti, in vista di un nuovo modello di scuola".

Le serate successive del 28 aprile e dell’11 maggio vedranno la presenza, tra gli altri, di monsignor Erio Castelluci, arcivescovo di Modena; di Andrea Canevaro, pedagogista dell’Università di Bologna. Verrà presentata la proposta di un modello scolastico alternativo, la “pedagogia del gratuito”, elaborato negli anni Novanta da don Oreste Benzi e sperimentato già in varie classi di scuole statali e paritarie. Lubiano Montaguti, vicesindaco di Forlì con delega all’istruzione, porterà il proprio contributo: "La pedagogia del gratuito è una pregevole testimonianza di scuola inclusiva fondata sulla fiducia e sull’ascolto, sulla cooperazione e sulle relazioni umane, senza confini. Verrà introdotta una pedagogia del cuore, fondata sui quattro pilastri dell’educazione: imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme, imparare ad essere". Per sperimentare nella pratica gli spunti forniti genitori e bimbi dai 6 ai 12 anni potranno cimentarsi nei sabati 22 aprile, 6, 13 e 20 maggio nei “laboratori delle belle passioni”, che si terranno dalle 16.30 nei locali della Scuola Santa Dorotea, in via dei Mille 1.
 

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