Verso il Natale, un incontro dedicato alla spiritualità francescana
Prosegue il ciclo di incontri avviato a settembre in occasione del Festival del Buon Vivere e il mese di dicembre concede l’occasione per prepararsi al Natale recuperando una dimensione spirituale, anche nella vita di tutti i giorni. L’opportunità è offerta dalla Scuola dell’Infanzia paritaria “Suore Francescane” di Forlì, che dal 1885 educa nel cuore del centro storico generazioni di bambini, coinvolgendo attivamente gli stessi genitori. L’obiettivo dell’incontro del 9 dicembre, dedicato agli adulti, è quello di proporre una riflessione sulla spiritualità e il carisma francescano ai giorni nostri. Non è un caso che le due donne si siano conosciute proprio ad Assisi, durante un convegno.
Suor Elisa, laureata in scienze dell'educazione (è stata direttrice della scuola delle Francescane di Modena ed ora è coordinatrice pedagogica della Fism di Carpi) e Loretta Asirelli (che per oltre quarant’anni è stata educatrice nella scuola di Forlì e coordinatrice didattica) racconteranno il carisma di San Francesco riferito al campo educativo. “Ha valore - spiega Loretta Asirelli - raccontare agli adulti le esperienze che ogni giorno si vivono a scuola con i bambini: l’approccio alla creazione valorizzando lo stupore che porta al Mistero, l’importanza della persona nella relazione che si mette in pratica educando all’aiuto reciproco e del bambino più grande che si prende cura di quello più piccolo. Il guardare all' essenziale imparando a desiderare, a pensare con il cuore, a ringraziare per i beni ricevuti”.
La pedagogia di San Francesca offre ogni giorno la possibilità di diventare persone migliori, con gesti piccoli ma importanti. “La fraternità francescana tra di noi -continua la maestra Loretta - l'accoglienza, l'apertura, l'attenzione all'altro, la correzione fraterna. E come non esprimere e raccontare la gioia di preparare con cura una gita, una festa, il presepe? Sono tutte azioni e atteggiamenti che manifestano l'amore per il creato e che si traducono in uno sguardo capace di cogliere la bellezza, di apprezzare l'arte, di riflettere sul trascendente”.