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Giovedì, 25 Aprile 2024
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“L’ospitalità di Abramo": domenica una tavola rotonda al CeUb di Bertinoro

"Abramo - viene chiarito nella presentazione dell'incontro - è considerato come il padre delle religioni monoteistiche e, attraverso la sua figura, non nasce soltanto il monoteismo"

“L’ospitalità di Abramo. Accoglienza, integrazione e libertà religiosa in Europa e nel Mediterraneo” è il titolo della tavola rotonda che si svolgerà al Teatro del Centro Residenziale Universitario di Bertinoro domenica alle 15,30 nell’ambito della Marcia della Pace della Romagna  2015. "Abramo - viene chiarito nella presentazione dell'incontro - è considerato come il padre delle religioni monoteistiche e, attraverso la sua figura, non nasce soltanto il monoteismo, cioè un modo diverso di intendere la divinità come relazione tra l’uomo e Dio, ma nascono i valori dell’ospitalità, dell’accoglienza, della giustizia e della libertà dalla religione e di religione".

"Abramo è una figura emblematica perché, attraverso le sue vicende, si possono ricostruire i valori che ancora oggi sono alla base della cultura occidentale e possono essere pensati come il vero patrimonio comune del dialogo interreligioso - si legge nella presentazione -. L’anziano patriarca offre il punto di partenza per ampliare la riflessione sui valori dell’accoglienza, dell’integrazione e della libertà religiosa in Europa e nel Mediterraneo nel contesto storico attuale. Il modello di integrazione europeo, così come è stato costruito sino ad oggi, si trova davanti ad un bivio.Gli attentati di Parigi, compiuti da terroristi che almeno sulla carta dovevano rappresentare la conferma del funzionamento di un modello di integrazione, pongono l’accento sulla questione del delicato rapporto tra religione, democrazia e accoglienza".

"Si tratta di un problema aperto che mostra come un modello basato soltanto su una dimensione di tipo materiale non può essere oggi più sufficiente - continua la presentazione -. L’altro bivio riguarda l’accoglienza: nella bozza della sua carta costituzionale l’Europa si definisce come uno spazio di speranza. Uno spazio che oggi è messo alla prova dalla rinascita di una dimensione che sembrava dovesse essere superata, quella del confine. Ad un quarto di secolo dal 1989, si torna a parlare di muri.  Nel corso dei secoli, i valori nati attraverso Abramo sono progressivamente stati assorbiti dalle costituzioni dei Paesi democratici. Ad esempio l’art. 10 della Costituzione Italiana riconosce e sancisce il diritto di asilo. Scritto così, sembrerebbe di vivere nel migliore dei mondi possibili. Occorre chiedersi se sia veramente così, è necessario domandarsi che cosa accade a questi valori (e quindi alle persone) quando, dalla carta, si passa alla loro applicazione sulla carne viva, quando da semplici regole, devono necessariamente tramutarsi in una serie di relazioni con persone che sono inevitabilmente diverse per cultura, per provenienza, per fede religiosa".

"Abbiamo bisogno di pensiero e non di autoassoluzioni che abiurano alla ragione in nome della buona fede - conclude la presentazione -. La riflessione che si vuole intraprendere sarà condotta insieme a Maura De Bernart, docente di Jewish Studies and Socio-Religious Transitions presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, Campus di Forlì; Yassine Lafram , coordinatore della Comunità Islamica di Bologna; Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna; padre Claudio Monge, direttore del Centro Domenicano per il dialogo Interculturale. La tavola rotonda è organizzata dal Centro Diocesano per il dialogo Interreligioso ed Ecumenico, dalla Fondazione Migrantes della Diocesi di Forlì-Bertinoro, dal Museo Interreligioso con il patrocinio del Comune di Bertinoro e del Comune di Forlì".  

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