"Caterina Sforza: donna di potere e scienziata ante litteram". Un incontro con Marco Viroli e Gabriele Zelli
La Prefettura di Forlì-Cesena, l’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon e l’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro, con il patrocinio del Comune di Forlì, presentano "Caterina Sforza: donna di potere e scienziata ante litteram". E' previsto un incontro con Marco Viroli, autore di "Caterina Sforza. Leonessa di Romagna" (Il Ponte Vecchio, 2008), e l'intervento di Gabriele Zelli, storico e sindaco di Dovadola. L'appuntamento si terrà domenica alle 18. L'ingresso è a offerta libera a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. Per informazioni: 392 4488070 o 349 3737026.
CATERINA SFORZA: DONNA DI POTERE E SCIENZIATA ANTE LITTERAM - A otto anni dall’uscita del fortunato saggio storico “Caterina Sforza. Leonessa di Romagna”, il suo autore, Marco Viroli, e Gabriele Zelli proporranno un originale ritratto di Caterina Sforza, nel tentativo di inquadrare la grandezza del personaggio nella sua modernità. Il destino di Caterina, il cui bisnonno Muzio Attendolo proveniva da Cotignola, fu saldamente legato alla terra di Romagna. In un mondo completamente dominato da uomini, la Sforza fu capace di reggere le sorti della Signoria di Imola e Forlì per due decenni, mantenendo il potere anche dopo la morte del primo marito Girolamo Riario. Risposatasi con Giacomo Feo, rimase di nuovo vedova dopo che il giovane marito fu a sua volta ucciso in un agguato. Divenne infine moglie di Giovanni de' Medici (membro del ramo cadetto della famiglia fiorentina, detto il "Popolano") con il quale, prima di restare vedova per la terza volta e perdere la Signoria per mano di Cesare Borgia, generò un figlio, nato a Forlì nel 1498, destinato a una vita fulgida e intensa quanto breve: Giovanni dalle Bande Nere, ultimo grande condottiero italiano, padre di Cosimo de' Medici, primo granduca di Toscana, fondatore di Terra del Sole.
Nell’incontro di domenica in Prefettura, in particolare si porrà l'accento sugli interventi che la Sforza mise in atto in occasione di alcune grandi emergenze che si verificarono nel territorio forlivese durante il suo dominio: terremoto, sifilide, peste. Si parlerà inoltre degli Experimenti, il libro che curò e tenne sempre aggiornato, sperimentando personalmente ricette per la cura di ogni tipo di male e per la cosmesi, dimostrandosi scienziata ante litteram, estremamente scrupolosa e precisa. Una piccola parte di “esperimenti” riguardava l’uso dei veleni a effetto immediato e ritardato, gli inchiostri simpatici, i metalli e le leghe, comprendendo studi sulla “pietra filosofale”, chimera di ogni alchimista. Caterina fu così tra le prime a studiare la manipolazione e la trasformazione dei metalli che nel XVII secolo darà vita alla chimica. Oggi gli Experimenti rappresentano un prezioso e unico documento storico che fotografa lo stato della ricerca in epoca rinascimentale. Redatti in gran parte a Forlì, gli Experimenti anticipano quella che sarà una vocazione alla medicina caratteristica della nostra città. Di lì a breve, infatti, Forlì darà i natali a Girolamo Mercuriali (1530-1606) precursore e teorico dell'utilizzo della ginnastica su base medica, primo a scrivere un’opera di pediatria in cui differenziava l’essere umano adulto dall’infante. Nel 1662, ancora a Forlì, nascerà poi Giovanni Battista Morgagni, “Sua Maestà Anatomica” come sarà ossequiosamente soprannominato, fondatore dell’anatomia patologica, che pose le basi della medicina moderna, spazzando via maghi, streghe, untori e guaritori.