Dopo il successo di "Febbre", Jonathan Bazzi presenta il nuovo romanzo al Diagonal
Dopo il successo folgorante di due anni fa con Febbre, che gli valse un largo successo di pubblico e critica (finalista al Premio Strega, Premio Bagutta opera prima, libro dell’anno per Fahrenheit Radio Tre, Premio POP ), Jonathan Bazzi è tornato in libreria con il nuovo romanzo, Corpi minori (Mondadori).
Giovedì 10 marzo alle 19, l’autore torna al Diagonal Loft Club in viale Salinatore a Forlì, per raccontare da vicino la genesi della sua nuova creatura, un racconto di formazione nel quale torna a mettere in scena un alter ego che si muove lungo percorsi da lui stesso affrontati. In particolare indaga il lato più oscuro del desiderio: il rapporto tra amore ideale e reale.
I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, meteore, comete, ma in questo romanzo “minori” sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Quello che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Come accade al protagonista, che all’inizio della storia ha vent’anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è sicuro, vuole andarsene da Rozzano, percorrere in senso inverso i tre chilometri e mezzo di via dei Missaglia, lasciarsi alle spalle l’insignificanza e la marginalità e appartenere per sempre alla città, dove spera di trovare anche l’amore, che sin dall’adolescenza insegue senza fortuna, invaghendosi di ragazzi tanto belli quanto sfuggenti. In una Milano ibrida e violenta, grottesca e straripante – che sembra tradire le promesse di quiete e liberazione immaginate da lontano -, il protagonista dovrà fare i conti con le derive del desiderio, provando a capire quale sia il suo posto nell’ordine geografico ed emotivo di questi anni irradiati di cortocircuiti tra reale e virtuale, tra immagine ed esperienza incarnata. Quando inizia una relazione con un ragazzo più giovane di lui e bellissimo, si sente finalmente dentro il cono di luce dorata della felicità: ama, ed è corrisposto. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l’amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo. Partendo da una attitudine rigorosa, analitica, fenomenologica nei confronti del reale, Bazzi trova sintesi espressive illuminanti e restituisce tutta la potenzialità estetica latente in ogni nostro gesto e manifestazione, disegnando un percorso di formazione ricchissimo e ultracontemporaneo.
Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985. Cresciuto a Rozzano, estrema periferia sud della citta?, è laureato in Filosofia con una tesi sulla teologia simbolica in Edith Stein e appassionato di tradizione letteraria femminile e questioni di genere. Nel 2015 ha iniziato a collaborare con varie testate e magazine pubblicando articoli, racconti e personal essay. Alla fine del 2016 ha deciso di parlare pubblicamente della sua sieropositività con un articolo pubblicato da “Gay.it”. Nel 2019 è uscito Febbre, il suo primo romanzo per Fandango. Nel 2021, per Harper Collins, è uno dei 10 autori della raccolta di racconti Nuovo Decameron, una rilettura contemporanea del capolavoro di Boccaccio.
L’incontro è organizzato in collaborazione con Archimedia, dialoga con l’autore Corrado Ravaioli. Ingresso libero senza prenotazione ma vincolato al possesso di green pass rafforzato.