La musica sopravvissuta alla deportazione nel libro di di Francesco Lotoro: presentazione con il musicista Ciccarese
L'ANPI provinciale di Forlì Cesena e la sezione forlivese presenteranno il 23 febbraio alle 18,00 alla Feltrinelli di Forlì il libro "Un canto salverà il mondo 1933-1953: la musica sopravvissuta alla deportazione" di Francesco Lotoro. Dialoga con l'autore Tito Ciccarese, dell'associazione Magicamente Mozart. Saluti introduttivi di Miro Gori, presidente ANPI FC, modera Lodovico Zanetti presidente ANPI Forlì
Da più di trent’anni Francesco Lotoro, pianista e compositore, recupera la musica scritta nei Campi di concentramento e nei luoghi di cattività civile e militare tra il 1933, anno dell’apertura del Lager di Dachau, e il 1953, anno della morte di Stalin e graduale liberazione degli ultimi prigionieri di guerra detenuti nei Gulag sovietici. Questo libro racconta la sua ricerca, che con un instancabile lavoro di recupero, studio, revisione, esecuzione e registrazione ha portato alla costruzione di un archivio di ottomila opere di musica concentrazionaria, diecimila documenti di produzione musicale nei Campi (microfilm, diari, quaderni, registrazioni fonografiche, interviste a sopravvissuti) e tremila pubblicazioni universitarie, saggi di musica concentrazionaria e trattati musicali prodotti nei Campi. È l’impresa epica della costruzione di un archivio straordinario e unico al mondo. Un viaggio nella Musica e nella Storia che svela un modo nuovo di raccontare i capitoli più bui del Novecento: indagando le strategie del genio creativo e dell’emozione attraverso le quali una vicenda umana può entrare in una partitura e da qui oltrepassare le maglie del suo tempo per accedere all’eternità. “La musica prodotta in cattività,” scrive Lotoro, “aveva poteri taumaturgici, rovesciava letteralmente le coordinate umanitarie dei siti di prigionia e deportazione, polverizzava le ideologie alla base della creazione di Lager e Gulag. Forse non salvava la vita, ma sicuramente questa musica salverà noi.”
Francesco Lotoro è nato nel 1964 a Barletta (Italia), Francesco Lotoro è pianista, compositore e direttore d'orchestra oltre ad essere docente di pianoforte presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni" di Bari. Presso questo stesso istituto ha conseguito il diploma di pianoforte, continuando poi i suoi studi di pianoforte con Kornel Zempleny e Laszlo Almasy presso la "F. Liszt" Music Academy di Budapest, e perfezionandosi con i maestri Viktor Merzhanov, Tamas Vasary e Aldo Ciccolini. Per diversi anni è stato docente di pianoforte anche presso il Conservatorio "Umberto Giordano" di Foggia. Come compositore è autore, tra l'altro, dell'opera Misha e i Lupi e della Suite Golà per cantante e orchestra da camera. Ha trascritto varie opere di Johann Sebastian Bach per 2 pianoforti: Il “Musikalisches Opfer", i"Concerti di Brandeburgo", la "Deutsche Messe" e i 14 "Canoni BWV1087". Inoltre, ha lavorato alla ricostruzione del "Weihnachtsoratorium" per solisti, coro e pianoforte di Friedrich Nietzsche. È autore di numerosi volumi di musicologia. Nel 1995 ha fondato l'Orchestra Musica Judaica. Ormai da oltre 30 anni è stato instancabilmente impegnato nel recupero, studio, revisione, archiviazione, esecuzione, registrazione e promozione di migliaia di opere di musica concentrazionaria. Ha recuperato oltre 8.000 partiture - spesso prodotte in una condizione di privazione dei più elementari diritti umani, nei campi di concentramento, sterminio e prigionia civili e militari di tutto il mondo tra il 1933 (apertura della KZ Dachau) al 1953 (morte di Joseph Stalin e amnistia per i prigionieri dei Gulag), cioè dall'ascesa del nazionalsocialismo alla fine dello stalinismo sovietico - 12.500 documenti di produzione musicale nei campi (microfilm, diari, quaderni musicali, registrazioni fonografiche, interviste con musicisti sopravvissuti) e 3000 pubblicazioni universitarie, saggi di musica concentrazionaria e saggi musicali prodotti nei campi. Un archivio unico al mondo creato viaggiando e incontrando ovunque autori e custodi di queste preziose testimonianze d'arte intrise di umanità. Dal 2022 questo archivio è stato sottoposto a vincolo dal Ministero della Cultura per l'alto valore storico e culturale.