"Luoghi della Memoria": mostra fotografica di Mauro Paganelli a Dovadola
Giovedì 25 aprile, alle ore 18.00 presso Corte San Ruffillo a Dovadola, si tiene l'inaugurazione della mostra fotografica "Luoghi della Memoria" di Mauro Paganelli. Insieme all'autore intervengono Sara Vespignani, titolare di Corte San Ruffillo, e Gabriele Zelli. L'inaugurazione è accompagnata da un apericena con buffet e un calice di vino, al costo di €15 a persona (è richiesta la prenotazione).
Nel nostro territorio sono presenti diversi luoghi fortemente segnati dagli eventi bellici del 1944, in coincidenza con il passaggio del fronte, dalla lotta partigiana o dagli eccidi nazifascisti. In questi luoghi si è recato Mauro Paganelli, fotografandoli come sono oggi e mettendo in evidenza i segni lasciati a memoria degli orrori della guerra: dal Passo del Carnaio a San Tomè, da Fragheto a Tavolicci, da via Ripa a via Oberdan a Forlì, solo per citarne alcuni. Nel giugno del 1944 Forlì divenne sede di uno dei più importanti comandi delle SS dell'Italia occupata; il territorio montano era attraversato dalle fortificazioni della Linea Gotica, mentre in pianura erano alloggiati importanti reparti di carristi tedeschi. Rocca delle Camminate era continuamente sorvegliata da SS e militi fascisti, mentre Predappio ospitava il comando del controspionaggio della Decima Armata e Castrocaro il comando tattico delle SS e della Polizia per la lotta alle bande partigiane nell'Italia centrale. Ai reparti di SS insediatisi dopo l'8 settembre 1943 nelle "casermette" di Forlì (ribattezzate "Adolf Hitler") e al Reggimento corazzato 413 di stanza a Meldola (che, unito alla Guardia del Duce e all'Ottantaduesima Legione della milizia di Forlì, formava il commando anti partigiani), si aggiunsero altre tre formazioni: il IV Battaglione della polizia italo-tedesca, un battaglione di SS italiane e il Battaglione "M" "9 Settembre". Un dispiegamento di uomini ben equipaggiato e armato, con l'ordine di terrorizzare la popolazione, annientare le formazioni partigiane e resistere fino allo stremo per difendere Forlì e Predappio, le città di Mussolini. Lo fecero mettendo in atto una ferocia senza pari con rastrellamenti, fucilazioni, eccidi di massa, uccidendo bambini, donne, anziani, preti, ebrei, antifascisti, partigiani.
Avvenne su tutto il territorio provinciale, così come in Toscana e successivamente in Emilia, e oggi Mauro Paganelli ricorda questi "Luoghi della Memoria" con le sue fotografie. Un progetto che riprende il tema della Resistenza, già affrontato in "Memorie Resistenti", esposto nel 2013 alla Corte san Ruffillo.