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Venerdì, 19 Aprile 2024
Manifestazioni

Il Festival Crisalide fa 'un passo a lato' e torna per la ventunesima edizione

Ventuno anni alle spalle hanno permesso al Festival Crisalide, che si svolgerà dall'11 al 14 settembre, ideato e organizzato da Masque Teatro, di fare un passo a lato, di sterzare e virare ancora verso nuove direzioni

Ventuno anni alle spalle hanno permesso al Festival Crisalide, che si svolgerà dall’11 al 14 settembre, ideato e organizzato da Masque Teatro, di fare un passo a lato, di sterzare e virare ancora verso nuove direzioni. “L’eredità di alcuni pensatori e filosofi, tra cui Deleuze e Guattari ci hanno insegnato che fare filosofia significa cercare il reale, creare i concetti che possano sostenerlo - dichiara Lorenzo Bazzocchi, curatore insieme a Eleonora Sedioli del Festival - Praxis, la scuola di filosofia che in luglio ha avuto la sua prima edizione, risponde a questa esigenza. In questo senso il lavoro futuro di Crisalide sarà sempre più connesso a questa scuola di filosofia che il desiderio condiviso con i filosofi Carlo Sini, Rocco Ronchi, Florinda Cambria, Federico Leoni ha fatto nascere qui a Forlì proprio sotto l’egida del Festival”.

A partire da queste riflessioni Crisalide “si propone di sondare, grazie alle opere e ai pensatori che ospita, la realtà, di metterla a nudo, in altri termini di misurarla” continua Bazzocchi “si mettono in campo cioè nuove unità di misura con le quali delimitare nuovi spazi di tempo e di relazione. Si cercano in definitiva nuove modalità di confronto”.

Il programma nel dettaglio:

Il Festival inaugura giovedì 11 settembre (in replica venerdì 12 ore 21) con lo spettacolo The Decision (ore 21 e 22,30) di Masque Teatro. Il lavoro è liberamente ispirato a La linea di condotta (Die Massnahme), uno dei più significativi ed emblematici “drammi didattici” di Bertolt Brecht. Masque attraversa l’opera e il pensiero del grande poeta e drammaturgo tedesco, creando un potente affresco dell’epopea rivoluzionaria. Lo spettacolo, nei tre quadri che lo compongono, taglia trasversalmente il testo brechtiano, costruendo un mondo abitato da figure isolate, regolate da tutta una serie di prescrizioni, geometriche ed elementari, fatte di deformazione e contorsione. Nel geometrico avviluppo tra tensione corporea e spasmo di luce e materia, emerge la precisa volontà di confutare la falsa credenza che movimento coincida con attività, ponendo limiti precisi all’atto e alla sua messa in scena.

Venerdì 12 settembre alle ore 22, dopo la replica di The Decision, Raimondo Guarino, Professore Ordinario all’Università di Roma3, proporrà un intervento dedicato a Brecht e ai suoi drammi didattici. I testi che il poeta definì drammi didattici sono esperimenti sull’eroismo richiesto dalla causa comune della trasformazione del mondo e furono pensati come mezzi di produzione dell’attore sociale adeguato alla drammaturgia del sacrificio politico. Nell’intervento di Guarino si spiegano le condizioni dell’operazione pensata a Berlino nel 1930 da Brecht, dal musicista Eisler e da un gruppo di attori-agitatori che ha portato alla stesura de La linea di condotta come rito iniziatico e rivoluzionario: la trasmutazione dell’opera dell’attore nella pedagogia dell’azione politica e lo spettacolo come espressione corale della coscienza di classe nelle sue estreme conseguenze.

La giornata più densa di appuntamenti è sicuramente sabato 13 settembre che apre alle ore 21 con l’intervento corale dei filosofi Carlo Sini, Rocco Ronchi, Florinda Cambria e Federico Leoni (docenti della scuola di filosofia Praxis) che, partendo dalla VII Lettera di Platone, la più lunga e senza dubbio la più interessante in quanto contiene un autoritratto intellettuale del filosofo, si interrogheranno sul senso della pratica filosofica oggi. Si prosegue alle ore 22 con la compagnia romana Habillé d’eau che propone Strutture elementari dell’azione un formato ibrido, né un incontro teorico né un’esibizione, ma uno spazio pensato da Romeo Castellucci e Silvia Rampelli per interrogarsi, con azioni concrete, sul nascere e il manifestarsi dell’immagine nella percezione dello spettatore attraverso il materializzarsi e l’affermarsi della presenza del performer. Un esercizio “elementare” e costitutivo della relazione attore-spettatore offerto ai partecipanti. L’impegno è a non dissimulare nulla, a rendere osservabile ogni passaggio del processo. Come un prestigiatore che nell’illustrare il proprio trucco generi nondimeno illusione. La serata si conclude alle ore 23 con Il presente, potente performance di Eleonora Sedioli in cui il suo corpo, in simbiosi con una lamina d’acciaio sospesa su pistoni pneumatici che ne variano il profilo e il perimetro, agisce e reagisce creando nuove forme plastiche ai limiti del contorsionismo.

La serata conclusiva del Festival, domenica 14 settembre, inizia alle ore 19:30 con Oblique – appunti coreografici della danzatrice e coreografa Simona Bertozzi, “una stesura di orme” come lo definisce la stessa Bertozzi “il passaggio di un animale sconosciuto o l’orbita di un astro solitario, che sia il gesto reiterato dell’atleta o della danza Powhiri delle donne Maori, quello che si deposita nello spazio sono i frammenti di un’interrogazione del corpo”. A seguire (ore 20:30) Enrico Pitozzi, Professore a contratto all’Università di Bologna, approfondirà l’universo coreografico e di pensiero dell’artista. Chiude il Festival lo spettacolo Sulla difficoltà di dire la verità dei ravennati Erosanteros, lettura- concerto da Bertolt Brecht. Lo spettacolo prende avvio da un saggio politico-letterario di Brecht dal titolo Cinque difficoltà per chi scrive la verità. ErosAntEros decide di divulgare questo testo assieme ad alcune poesie di Brecht legate al tema della “difficoltà di dire la verità” all’interno di una forma tutta concentrata sul piano sonoro-vocale e l’esecuzione dal vivo, della performance vocale di Agata Tomsic, in scena, e del live electronics di Davide Sacco, dalla consolle in regia.

Dal 12 al 14 settembre (dalle 18 alle 20:30) Palazzo Albertini ospiterà la mostra fotografica di Luca Del Pia a cura di Adele Cacciagrano dal titolo: Il giudizio della bellezza. Sguardo di corpi in autorappresentazione.

Posti limitati, prenotazione obbligatoria.
Costi biglietti varie serate:
giovedì e venerdì PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA per THE DECISION: 8 euro
sabato prenotazione consigliata: singolo spettacolo 5 euro – biglietto intera serata 10 euro
domenica: ingresso singolo spettacolo 5 euro – biglietto intera serata 10 euro

Per info:
tel. 0543.370506; mob. 393.9707741; info@crisalidefestival.eu www.crisalidefestival.eu

Luoghi del Festival  
> Ex-Filanda Maiani / Via orto del fuoco 3 – Forlì
> Palazzo Albertini / Piazza A. Saffi, 50 - Forlì

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