"I quindici mesi più lunghi della storia di Forlì": recital di testimonianze lette da Marco Viroli e Gabriele Zelli
"Sulle tracce della memoria: 8 settembre 1943 - 10 dicembre 1944. I quindici mesi più lunghi della storia di Forlì. Luoghi e personaggi che hanno caratterizzato il passaggio del fronte", recital di testimonianze di quei drammatici giorni, lette da Marco Viroli e Gabriele Zelli. Nel corso della serata, Giuseppe Tedaldi (fisarmonica) e Gianfranco Zozzi (voce) eseguiranno brani musicali in tema con il susseguirsi degli avvenimenti che verranno narrati.
In particolare verrà dato spazio a testimonianze di quel periodo, come quelle di Vittorio Mezzomonaco, il quale ha raccontato come visse da adolescente il bombardamento del 19 maggio 1944 che colpì la zona della stazione e della ferrovia, e di Dario Ercolani, commissario straordinario del Comune di Forlì, la cui casa venne distrutta in quel bombardamento.
Attraverso i contenuti del diario dell'avvocato Oreste Casaglia si ricorderanno le brutalità perpetrate dalla formazione di SS tedesche che si insediarono nell'ex brefotrofio di viale Salinatore dove, dopo essersi distinti a Roma fra i torturatori nel carcere di via Tasso, nelle persecuzioni ebraiche dell'ottobre 1943 e per l'eccidio delle Fosse Ardeatine, qui si impegnarono in feroci rastrellamenti e rappresaglie, fino a operare come plotone di esecuzione, dando vita in loco a una sorta di "soluzione finale", uccidendo nel settembre 1943 oltre 40 persone (fra queste diciassette di origine ebrea) in via Seganti, nei pressi dell'aeroporto.
Dalla lettura di alcune pagine del diario di Pierina Silvetti, una suora che assisteva i detenuti presso il carcere, si comprenderà il dramma vissuto dalle donne ebree prelevate dal penitenziario per essere fucilate e il prodigarsi di alcuni forlivesi per aiutare il partigiano Tonino Spazzoli, purtroppo anche lui ucciso dai nazifascisti in località Coccolia, mentre veniva trasferito a Ravenna.
Uno scritto di Bruna Solieri, la figlia del grande chirurgo, darà la possibilità di ricordare come furono affrontate alcune delle tante emergenze che caratterizzarono i mesi successivi la fine della guerra. In particolare alla stessa Bruna Solieri e a Gianna Manoni fu chiesto, dall'appena nominato sindaco Franco Agosto, di allestire un punto in cui offrire ricovero e assistenza ai soldati italiani di ritornodai vari fronti di guerra, dopo che per mesi avevano vissuto in condizioni indicibili. Ingresso libero Per informazioni 3493737026