Metamorfosi: passione del mito in concerto al San Domenico
Le Heroides di Ovidio - Ovidio non è solo l’immenso autore delle Metamorfosi. Un’altra sua opera, che sorprende non solo per l’originalità inventiva, ma anche per la sua inesauribile contemporaneità, sono le Eroidi, una raccolta di ventun lettere scritte da celebri eroine del mondo classico. Di ciascuna di esse le lettere immaginarie, dirette all'amante o al marito lontano, raccontano la storia segreta, colta nel suo culmine drammatico e retrospettivamente narrata, in monologhi appassionati e tormentosi. Sono storie di amori, violenze, fughe, tradimenti subiti e sofferti; storie che si ripetono in molteplici variazioni, evocando pur nella grazia morbida dei versi, la realtà di un'antica condizione femminile, fatta di costrizioni e solitudine: notti insonni e giorni interminabili trascorsi nel tedio di un'angusta e monotona quotidianità. Umanizzando le eroine del mito, esplorando la loro psiche di donne, egli dà voce ad un ego femminile troppo spesso collocato di sfondo, quale patetico contrappunto alle imprese gloriose degli uomini, e ne interpreta passioni e speranze con una varietà di vibrazioni che ancora raggiungono l'anima moderna.
Interviste impossibili a tre eroine del melodramma - Sulla falsariga dell’opera ovidiana, Andrea Panzavolta ha scritto per l’occasione tre brevi testi teatrali, che saranno interpretai dallo stesso e dall’attrice Mariolina Coppola, le cui protagoniste indiscusse sono altrettante ‘eroidi’, eroine del melodramma: Turandot, Zerlina e Mimì. Alla suggestione ovidiana, l’autore ha affiancato il format delle interviste impossibili, che andarono in onda sulla seconda rete radiofonica della RAI tra il 1973 e il 1975 e che furono un esempio autentico di ‘cultura popolare’ per la mirabile leggerezza con cui riuscirono ad avvicinare il grande pubblico ad argomenti che di solito sono oggetto di studi specialistici, a conferma dell’assunto secondo il quale non si dà vera cultura senza l’adesione all’aspetto picaresco, sanguigno e tragicomico dell’esistenza.
Nella Prima Intervista, Turandot, guidata dall’intervistatore, farà rivelazioni sorprendenti sulla funzione degli enigmi; nella seconda, invece, Zerlina, la contadinella mozartiana promessa sposo di Masetto e concupita dal sottaniere Don Giovanni, renderà una confessione del tutto inimmaginabile; nella terza, infine, Mimì, la grisette della Bohème pucciniana, partendo dai fiori di carta che ella confezione con grande maestria, svilupperà una meditazione filosofica sul senso dell’esistenza e dell’arte.
Ogni intervista impossibile sarà accompagnata dall’esecuzione di alcune arie tratte rispettivamente da Turandot, Don Giovanni e Bohème, interpretate dai soprani Marina Maroncelli e Jennifer Turri e dal baritono Luca Giorgini. Accompagna al piano Nicoletta Latini
Ingresso libero fino a esaurimento posti.