Alla Mesticheria Casadei le opere di Alvaro Lucchi
Continuano le esposizioni nello storico negozio di articoli per belle arti a Forlì. Da sabato 2 a venerdì 15 maggio potranno essere ammirate nella vetrina della Mesticheria Casadei le opere di Alvaro Lucchi. Il percorso artistico di Alvaro Lucchi inizia con l’incontro con il pittore bolognese Sergio Vellani, suo professore di disegno alle Scuole Medie inferiori, che lo indirizzò agli studi artistici per le innate capacità che aveva individuato nell’allievo.Lucchi non seguì immediatamente i consigli del docente, intrapprendendo studi tecnici che lo portarono a sviluppare una carriera professionale prima come progettista di elettrodomestici nello stabilimento forlivese Becchi, quindi in ENEL concludendo la sua attività professionale nel 1998 quale Capo Agenzia.
Ma sin d’allora la pittura Lucchi non l’abbandonò più, aprendo il suo primo studio artistico in via Bufalini già nel 1975 per poi trasferirsi in quello in piazzetta Bernardi Novacula ed infine in via dell’Appennino; nel 1998 ha aperto quello attuale in corso Diaz. La formazione di Lucchi è perciò di autodidatta, almeno per i primi anni; negli anni '70 del Novecento riprese i contatti con Vellani, che aveva scoperto magnifico colorista, pittore di figura, frequentando con assiduità il suo studio bolognese per approfondire il condiviso interesse per la figura ed il nudo, unendo a questa esperienza anche la frequentazione quale “portoghese” di lezioni di pittura nell’Accademia bolognese.
Circa i temi e la poetica di Lucchi, egli è maturato partendo da una pittura che risentiva decisamente dalla lezione dell’impressionismo francese, figurativa e di paesaggio. Inizialmente è stato pittore en plein air, alternando al paesaggio all’aperto, lo studio della figura al cavalletto. Negli anni a seguire, durante e dopo gli studi accademici, ha abbandonato la pittura impressionista per una ricerca più attenta, meno emotiva, interiore, attraverso la figura, il nudo e la natura morta che spesso, nelle sue opere, fa convivere.