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Musica al San Domenico: ai nastri di partenza "Metamorfosi. Passione del mito"

Attraverso cinque concerti nella sala del Refettorio dei Musei San Domenico ed una retrospettiva cinematografica che si terrà nella Biblioteca comunale ‘A. Saffi’ si celebrerà il bimillenario della morte del poeta latino Ovidio

"Orfeo ed Euridice" di Claudio Monteverdi inaugurerà sabato alle 16,30 la quarta edizione della rassegna di concerti "Metamorfosi. Passione del mito", organizzata dall'associazione "50&Più", in collaborazione con  Confcommercio di Forlì. Attraverso cinque concerti nella sala del Refettorio dei Musei San Domenico ed una retrospettiva cinematografica che si terrà nella Biblioteca comunale ‘A. Saffi’ si celebrerà il bimillenario della morte del poeta latino Ovidio, soffermandosi in particolare sul suo opus magnum, "Le metamorfosi", una delle opere più fortunate che l’antchità classica ci abbia lasciato.

"L'inesauribilità del carmen perpetuum, l'aggregarsi di storie indipendenti accomunate da uno stesso tema, sino a costituire una sorta di poema "collettivo", ma con l'ambizione di assurgere a emblema di tutto l'universo materiale e culturale, presente e passato: queste sono in sostanza le Metamorfosi ovidiane, un poema che si leva oltre i limiti imposti dalle varie poetiche per progettarsi come summa del patrimonio letterario del mondo occidentale - illustra il direttore artistico, Andrea Panzavolta -. E si aggiunga la profonda ambiguità del tema dominante, la metamorfosi, il mito più inquietante che si possa proporre e che, nel letteratissimo Ovidio, si esplica in tutta la sua connaturale instabilità, nella duplicità degli atteggiamenti, nei confini indeterminati tra realtà e finzione. Tutto, secondo Ovidio, muta: il cosmo, gli dei, i corpi degli uomini e delle donne. Nelle Metamorfosi, tra le opere più fortunate che l'antichità classica abbia lasciato, le storie di animali che diventano pietre, di eroi e ninfe mutati in stelle, di numi che s'incarnano, nascono l'una dall'altra, si intrecciano, riaffiorano in sequenza velocissima e cangiante. E in essa prendono forma i temi del generarsi del mito e della poesia".

Il programma della rassegna: Metamorfosi

Tutti i concerti e le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. L'ideazione e la direzione artistica sono a cura anche di Filippo Pantieri. Hanno collaborato Popsophia-Filosofia del contemporaneo, Romagna FullTime, l'Orchestra Maderna, i Musei San Domenico, il Conservatorio Bruno Maderna di Cesena e la Scuola Musicale di Bertinoro.

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