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Il nuovo Museo Interreligioso di Bertinoro si rivela: "Insieme nel nome di Gesù, Yhwh e Allah”

Dopo due anni di lavoro, la Fondazione Museo Interreligioso di Bertinoro inaugura un nuovo percorso espositivo e apre i cancelli al pubblico

Dopo due anni di lavoro, la Fondazione Museo Interreligioso di Bertinoro inaugura un nuovo percorso espositivo e apre i cancelli al pubblico. In occasione dei dieci anni di vita del museo ideato e realizzato dall’Onorevole Leonardo Melandri, gli utenti avranno dunque la possibilità di scoprire i nuovi contenuti e vivere un’esperienza totalmente rinnovata, più semplice nella comprensione e orientata maggiormente alla didattica.

Il nuovo percorso, che cambia in profondità il Museo Interreligioso, si articola in cinque nuove sezioni espositive che vanno ad allestire le antiche segrete della Rocca vescovile e gli affascinanti spazi della cisterna. Luoghi, un tempo raramente accessibili, oggi mostrano affascinanti ricostruzioni storiche che in maniera semplice e multisensoriale facilitano la comprensione di tematiche sempre più attuali e complesse. Un’opera che si è avvalsa della collaborazione del Consiglio di Amministrazione del Museo e in particolare del presidente Roberto Melandri, del direttore Enrico Bertoni, di Davide Rondoni e di Simone Valmori per quanto riguarda la progettazione e di professionisti e artisti affermati per quanto riguarda la realizzazione. Tutti questi saperi hanno ridato nuova vita a spazi e luoghi dimenticati e che oggi tornano a offrirsi all’esperienza dei visitatori.

NUOVI CONTENUTI: Mosaico di Mosè davanti al Roveto Ardente: ricostruzione 1:1 dell’originale presente a San Vitale è posto però a portata di mano. Gli utenti possono toccare le pietre del mosaico e percepire l’antico lavoro dei maestri bizantini. La figura di Mosè pone questioni di fondamentale importanza nella nascita del monoteismo e proprio nell’atto di levarsi i sandali è stato scelto come simbolo del nuovo percorso. Il Tabernacolo del Deserto: ricostruzione del Tabernacolo del deserto realizzata in scala 1:25, basata sulla descrizione contenuta in Esodo cap. 25-31. Il Secondo Tempio di Gerusalemme: ricostruzione realizzata in scala 1:400, basata sulla descrizione di Giuseppe Flavio contenuta nella Guerra Giudaica.
Time Line e Planisfero: una panoramica dalle origini del monoteismo fino alla rappresentazione grafica della presenza delle comunità abramitiche oggi nel mondo. Santo dei Santi: ricostruzione storica dell’ambiente del Primo Tempio che comprende l’Arca dell’Alleanza, il braciere dell’incenso e il Sommo Sacerdote in paramenti sacri. Ambiente in cui il visitatore sarà coinvolto nei suoni, nei colori, negli odori dei luoghi dove là tutto è iniziato, dove il monoteismo ha preso forma, dove sul soffio del deserto le questioni nate con Mosè sono oggi le questioni del mondo contemporaneo.

NUOVE OPERE:
Autosegregazione ed Evocazione (F.Bombardi): attraverso l’uso di materiali come terracotta, bronzo e ferro battuto, le due sculture sono la sintesi tra una ragione che rinchiude nel porpio carcere e la ragione che si apre alla provocazione dell’infinito.   Asceta (C.Previtali): magnifica ceramica raku, che riporta incisa la sequenza di Fibonacci sul lobo temporale, a ricordare che la dimensione dell’uomo religioso è intimamente connessa alla natura dell’uomo. Figliol prodigo (R.Mondini): in un linguaggio plastico ridotto all’essenziale, l’opera è la parabola universale della libertà dell’uomo davanti alle provocazioni della storia.
Amen (D.Alfano): le mani giunte, realizzate a matita su legno, riportano al significato originale della parola amen, all’augurio che “la vita dell’uomo sia sempre destinata all’essere”.

Il nuovo percorso, così come il vecchio, si avvale di un apparato descrittivo formato da 25 question panel che, in modo sintetico, forniscono una risposta a quelle domande semplici che possono costituire un mistero per chi si affaccia per la prima volta alla comprensione di una religione diversa dalla propria. Anche numerosi pannelli didascalici e fotografici accompagnano il visitatore nella comprensione, così come nuovi contenuti multimediali e sensoriali sono disseminati lungo tutto il percorso.

Il nuovo Museo Interreligioso nasce dal progetto “Della ragione, della fede. Uomini insieme nel nome di Gesù, Yhwh e Allah”, con il contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Il progetto intende consolidare e rilanciare il ruolo del Museo Interreligioso come luogo permanente dedicato al dialogo e come punto di riferimento per l'elaborazione del pensiero religioso e civile.

Ingresso: intero 8 euro, ridotto 5 per under 14 e over 65. Per info e prenotazioni: tel.: 0543/446600| musint.bertinoro@gmail.com

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