Paesaggio come bene culturale: il terzo appuntamento sulla fotografia di Paolo Monti
Giovedì 6 dicembre 2018 a Forlì ai Musei San Domenico si terrà il terzo del ciclo di incontri sulla fotografia di Paolo Monti dal titolo: “Spazio/Tempo/Luogo. Il paesaggio come bene culturale”.
L’interessante dibattito sarà tra l’architetto Giorgio Cozzolino, dirigente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, che parlerà del “Paesaggio come patrimonio culturale” insieme al presidente dei geografi italiani, e il professor Franco Farinelli sul tema “Spazio, paesaggio e territorio: un nodo da sciogliere”. Con loro la dottoressa Marina Foschi sui “Paesaggi sensibili” e il professor Rossano Pazzagli sul tema “Paesaggio e democrazia: uno specchio della società”. Coordina il fotografo Luca Massari allievo di Paolo Monti.
Dedicato al “paesaggio come processo incessante che rispecchia la società”, l’incontro vuole approfondire il tema del riconoscimento della tutela e della valorizzazione del paesaggio, che ha origine da un processo culturale, mediato anche dalla fotografia e dal suo rapporto con lo spazio e con il tempo.
Indagine che è anche al centro delle quattro mostre su “La Fotografia di Paolo Monti” che espongono ai Musei San Domenico fino al 6 gennaio 2019, una delle più grandi retrospettive dedicate al fotografo del Novecento con 400 opere fotografiche in mostra. Un percorso espositivo su colui che è considerato uno dei maggiori fotografi italiani nonchè il primo in Italia a essere investito del ruolo di rendere la fotografia lo strumento nella rilevazione dei beni culturali e del paesaggio, in quanto mezzo di documentazione, accesso e conoscenza al patrimonio. Fu poi il primo a sviluppare il metodo che consentì alla fotografia la funzione di strumento di interpretazione in termini creativi e artistici, per attivare i processi di riconoscimento identitario del patrimonio culturale da parte dei cittadini.
Il ciclo di incontri, in occasione dell’anno europeo del patrimonio culturale e della rassegna forlivese legata alla fotografia di Paolo Monti, è stato voluto dal Comune di Forlì in collaborazione con il Centro Studi Melandri, Italia Nostra e IBC, con l’obiettivo di approfondire il tema degli orizzonti delle politiche pubbliche sui beni culturali, in particolare in rapporto alla fotografia e al paesaggio e alla partecipazione.
Gli ultimi due incontri si svolgeranno sabato 15 dicembre sempre negli spazi dei Musei San Domenico. Alla mattina si parlerà di Responsabilità civile e partecipazione, l’accesso al patrimonio culturale come diritto identitario e le politiche per la sua tutela, conservazione e valorizzazione quale strumento di democrazia. Relatori: Giordano Conti “Il recupero del patrimonio materiale e le tecniche costruttive”, Maria Pia Guermandi “La convenzione di Faro: un fallimento?”, Patrizia Tamburini “Il territorio delle vallate forlivesi: esperienze sul campo”, Simone Verde “Nascite e rinascite del patrimonio”. Coordina: Elisa Giovannetti.
Al pomeriggio l’ultimo incontro della rassegna intende fare il punto sul lavoro svolto su Paolo Monti e dare voce ai curatori delle mostre che hanno ricostruito, attraverso il loro lavoro, gli aspetti peculiari del rapporto tra il lavoro di Paolo Monti e il patrimonio culturale. Relatori: Marina Foschi “Segni di civiltà e abbandono nelle foto di Paolo Monti dell’Appennino forlivese”, Luca Massari “Leggere i muri”, Silvia Paoli “Paolo Monti, professione fotografo. Ricerca, sperimentazione e committenza pubblica”, Roberta Valtorta: “I censimenti fotografici da committenza pubblica dopo Paolo Monti”. Coordina: Lucia Sardo.