Parte “Jazz a Forlì. Musica per libere menti” con lo John Scofield Trio
Venerdì 3 novembre avrà inizio la lunga sequenza di concerti della Quinta edizione di Jazz a Forlì, musica per libere menti: alle ore 21.15 sul palco del Naima Club, lo storico locale di Via Somalia, saliranno l’energia e la poliedrica esperienza del John Scofield Trio featuring Vicente Archer e Bill Stewart, il cui ultimo album è “Uncle John’s Band” (2023, ECM).
La cifra artistica di John Scofield si impernia su una profonda matrice blues, con un fraseggio di ampio respiro, dinamico: sulla tastiera della sua chitarra si fondono l’improvvisazione jazzistica, il groove, la fantasia dei riff e il gusto per la fusion: uno stile unico, personale, col sapore della contaminazione. Sulla scena musicale Scofield ha condiviso il palcoscenico con i più grandi della scena jazz, basta citare gli inizi della sua carriera con Chet Baker, Gerry Mulligan, la band jazz-rock di George Duke e Billy Cobham con Alphonso Johnson, Charles Mingus (1977), Gary Burton, Dave Liebman, Miles Davis (1982-1985, una miscela di jazz, groove, ritmica funk), Steve Swallow (a tutt’oggi, “Swallow Tales”, 2020). Nel 1989 ha formato un gruppo con Joe Lovano, Larry Grenadier e Bill Stewart, con lui sul palco del Naima, e registrato album come “Past Present” (2015), che ottenne il Grammy Award - Best Jazz Instrumental Album. In ambito soul jazz ha suonato con Larry Goldings e Jack DeJohnette (Trio Beyond, “Saudades”, 2006), poi con Charlie Haden, Tony Williams, Ron Carter, Herbie Hancock, Joe Henderson, Dave Holland, Brad Mehldau, Pat Metheny, Bill Frisell. Fra i suoi numerosi album sono da ricordare, inoltre, il tributo a Ray Charles, “That's What I Say: J. S. Plays the Music of Ray Charles” (2005), “Country for Old Men” (2016, con L. Goldings, S. Swallow e B. Stewart), con cui ha ottenuto un altro Grammy, e “John Scofield: solo guitar” (2022). Scofield in questo tour italiano toccherà, oltre a Forlì, solo Roma e Milano.
Vicente Archer, contrabbassista, compositore, dotato di una vibrante cavata strumentale, è oggi uno dei più richiesti musicisti della sua generazione. Scoperto da Donald Harrison ed Eric Reed, ha iniziato con loro in tour la sua carriera. In seguito, ha suonato con musicisti quali Terence Blanchard, Wynton Marsalys, Stanley Jordan, Donald Harrison (“Free to Be”, 1998), con Louis Hayes nella Cannonball Legacy Band, Nicholas Payton, Robert Glasper, Marcus Strickland, Norah Jones, Matthew Stevens, col Black Art Jazz Collective (“B.A.J.C.: Presented by the Side Door Jazz Club”, 2016), con Scofield (“Combo 66”, 2018). A suo nome è uscito nel 2023 l’album “Short Stories”.
Bill STEWART, batterista, capace di grande intensità ritmico-sonora, pianista, si è affermato sulla scena di New York e internazionale con la band di Scofield tra il ‘90 e il ’95. Ha collaborato con Larry Goldings e Peter Bernstein, coi quali ha formato un solido trio che dal 1989 è attivo ancora oggi, con Maceo Parker, incidendo “Roots Revisited”, 1990, e in tour, con Joe Lovano, suo compagno di college, il quale ha partecipato all’incisione di due dischi di Stewart da leader: “Think Before You Think” (1989, con Dave Holland e Marc Copland) e “Snide Remarks” (1995, con Bill Carrothers, Eddie Henderson e Larry Grenadier), in cui i brani di Stewart mettono in luce una tecnica compositiva che Lovano ha definito essere quella di un “suonatore di melodie all’interno del concetto di ritmo”. Un’altra importante collaborazione è quella col pianista Kevin Hays, in trio con Doug Weiss, col quale ha registrato cinque album, l’ultimo dei quali, in duo, è “Ballads” (2022). Fra i tanti, ha suonato, inoltre, con Lee Konitz, Michael Brecker, Pat Metheny.
A seguire sabato 4 novembre all’Istituto Musicale Masini, in una joint venture con Area Sismica per il progetto “Note a Scuola”, alle ore 11.00 Edoardo Marraffa, sassofonista di ispirazione free, guiderà un’esperienza formativa sulla pratica improvvisativa senza l’uso degli spartiti con gli studenti del Canova e del Masini. L’evento è aperto al pubblico. La masterclass di Ares Tavolazzi, che si sarebbe dovuta tenere domenica 5 novembre alla Fabbrica delle Candele, è stata, purtroppo, rinviata a nuova data, non essendo possibile per l’artista essere presente per problemi di natura personale.
Il 6 e 7 novembre alla Fabbrica delle Candele ci saranno le due serate di “Largo ai giovani”, quinta edizione del contest per musicisti under 34, in cui si esibiranno tre gruppi per ogni serata. Al Regnoli 41 (Via Regnoli, 52) prosegue la mostra “due occhi per un viso” con le foto di Mirko Boscolo e di Roberto Cifarelli: un crocevia di sguardi fra gli stessi grandi interpreti del jazz… a distanza di tempo. La cura è di Giordano Minora.