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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Le percussioni "stregate" al San Giacomo. Un'esaltazione di musica e sensi

Manuel Zurria, Alvise Vidolin e il Chigiana Percussion Ensemble hanno dato vita nella chiesa forlivese a uno spettacolo avvolgente sulla musica di Karlheinz Stockhausen

La Chiesa di S. Giacomo ha vissuto una serata dallll’atmosfera "stregata" giovedì sera. "Colpevole" di questo, lo spettacolo Kathinkas Gesang als Luzifers Requiem, opera di musica contemporanea firmato da Karlheinz Stockhausen e presentato a Forlì come eventi "in trasferta" di Ravenna Festival 2019. L'occasione era quella della rassegna "Le 100 percussioni", con protagonisti Manuel Zurria e Alvise Vidolin, l’uno valente flautista e l’altro pioniere fra i più influenti del sound design. Insieme ai due artisti anche la Chigiana Percussion Ensemble, con Antonio Caggiano maestro concertatore.

Uno spettacolo pensato per circondare il pubblico con l’avvolgente abbraccio musicale di questo “canto di Kathinka”. Per Kathinkas Gesang, infatti, i sei percussionisti si sono disposti attorno al pubblico in modo da rappresentare i sensi (gusto, vista, tatto, olfatto, pensiero e udito). “Oltre a suonare le campane a lastra e gli strumenti magici realizzati da loro stessi secondo le indicazioni dell'autore - ha raccontato il maestro Caggiano - i percussionisti sono anche performer, emettono suoni vocali e producono suoni magici che condurranno Kathinka alla purificazione e alla catarsi”. La composizione di Karlheinz Stockhausen è un "requiem per Lucifero" che si celebra nel sabato, giorno a lui dedicato, ma è anche il requiem di coloro per cui la morte è solo apparente e che, trascinati dalla natura sensuale della musica e della vita, intraprendono un percorso verso la luce.

Kathinkas Gesang - ph. Angelo Palmieri-3678-2

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