La prima guerra mondiale, una guerra di stato?
La Prima Guerra Mondiale "fu il risultato di una lotta lunga ed aspra contro lo spirito liberale e l’inizio di un’epoca di contestazione ancor più aspra dei principi liberali". Questo pensiero di Ludwig von Mises consente di rendere subito chiara una spiegazione delle cause remote e prossime della Grande Guerra, spiegazione molto differente da quelle più comuni. Questo testo intende documentare come l’accrescimento dei poteri politici sia all'origine della conflittualità che portò al disastro: una “guerra totale”, inevitabile conseguenza della costruzione dello “Stato totale”.
"All'alba del nuovo secolo ancora una volta rinascono i nazionalismi e le ideologie che idolatrano lo Stato, poste di fronte alla crollo dei loro assiomi fondanti, si mostrano il loro volto truce e aggressivo: dalla Catalogna al Venezuela, dal sovranismo al populismo. Diventa quindi estremamente interessante, anche in chiave contemporanea, la rilettura degli eventi della prima guerra mondiale, senza indulgere in retorica e in atteggiamenti celebrativi, ma inquadrando razionalmente quella immane tragedia nel percorso storico del pensiero politico europeo".
Se ne parla sabato 2 marzo alle ore 17,45 a Forlì presso la Sala Grande Coworking S. Lucia, in Corso della Repubblica, 75, con Don Beniamino DI Martino, apprezzato intellettuale e storico, autore del libro "La Grande Guerra 1914-1918. Stato onnipotente e catastrofe della civiltà". L'evento sarà moderato da Guglielmo Piombini, affermato e talentuoso autore di saggi storici e di opere sul pensiero libertario.