"Praxis", torna la Scuola di filosofia con tre giorni di seminari, lezioni e incontri
Tre giorni di seminari, lezioni, incontri, dal 18 al 20 luglio, e un tema: l”Atto libero”. È il programma della Scuola di filosofia Praxis a Forlì, giunta al sesto anno, diretta da Rocco Ronchi con l’organizzazione di Masque teatro.
Il programma si svolge nel Palazzo della Provincia con la consueta formula che vede al mattino le lezioni magistrali per gli iscritti alla Scuola e nel pomeriggio l’apertura al pubblico dei seminari tematici organizzati delle scuole filosofiche che collaborano alla realizzazione di Praxis. Le lezioni magistrali sono tenute da: Maurizio Ferraris (Università di Torino), Silvia Vizzardelli (Università della Calabria), Gaetano Rametta (Università di Padova) mentre i laboratori filosofici sono a cura dei ricercatori del Labont di Torino (“Arte e libertà”), di Après-coup dell’Aquila (La libertà in Kant) e di Philosophy Kitchen (“La libertà e l’enciclopedia dei saperi”).
La sesta edizione di Praxisha come tema L’Atto Libero, dopo essersi interrogata, nelle precedenti edizioni, sulle nozioni di esperienza e verità, di evento, di tecnica e sul rapporto tra possibile e reale.
A quali condizioni un atto può dirsi veramente libero? È una caratteristica della libertà essere sempre in questione. Considerarla acquisita è uno dei primi segni del suo declinare. La libertà è, da sempre, in questione nella filosofia. Da un lato essa è ricondotta alla dimensione del possibile e della scelta, dall’altro è negata in nome del sapere e della necessità.
Nel Novecento sono però maturate anche altre posizioni, che hanno messo in discussione questo quadro teorico e hanno provato a pensare la libertà al di là del conflitto contingenza e necessità. La proposta di un rinnovato quadro teorico per pensare la libertà è connessa, nel Novecento, alla nuova scienza della natura che, superando i modelli rigidamente deterministici della fisica classica, ha introdotto l’indeterminazione al cuore dei fenomeni naturali. La questione dell' “atto libero” investe poi l'ambito politico e istituzionale. Quale idea di libertà è a fondamento del modello neoliberale imperante e come si relaziona alle spinte autoritarie, e apparentemente illiberali, presenti sul pianeta a livello ormai globale?
L’“atto libero”, insomma, è più che mai in questione.
Programma
Giovedì 18
ore 10-13 / riservato agli iscritti
Maurizio Ferraris: Che cosa si può fare con un bastone?
ore 15-18 / aperto al pubblico
a cura di Labont
introduce i lavori Giacomo Foglietta
Erica Onnis: Libertà o determinismo? Libertà e determinismo
Tiziana Andina: Atto libero: i vincoli dell'arte
Venerdì 19
?ore 10-13 / riservato agli iscritti
Silvia Vizzardelli?: L’atto teleplastico: le sagome del pensiero
ore 15.18 / aperto al pubblico
Margini del trascendentale
a cura di Après-coup
introduce i lavori Rocco Ronchi
Daniele Poccia:La libertà dell'errore: l'epistemologia storica e la Critica del giudizio
Alessandra Campo: L'atto libero in Spinoza e Kant
Sabato 20
ore 10-13 / riservato agli iscritti
Gaetano Rametta: Filosofia trascendentale e pensiero contemporaneo
ore 15-18 / aperto al pubblico
Dopo la struttura. Stili e voci di un’enciclopedia dei saperi
a cura di Philosophy Kitchen
Giovanni Leghissa: Enciclopedia. Il pensiero in atto
Mauro Balestrieri: Theatrum. Legge e rappresentazione
Alberto Giustiniano: Sistema. Operazione e osservazione
Carlo Molinar Min: Spazio. Esperienza e continuum
Giulio Piatti: Percezione: Cosmologia ed enciclopedia