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Tra una "super cicciolata" e degustazioni per tutti: una domenica tra le prelibatezze enogastronomiche

Dalle 10 sino alle 20 i padiglioni di via Punta di Ferro si apriranno al pubblico con la loro vastissima offerta di prelibatezza enogastronomiche

Domenica si chiude alla Fiera di Forlì la 15esima edizione di SapEur e la terza di Forlì Wine Festival. Dalle 10 sino alle 20 i padiglioni di via Punta di Ferro si apriranno al pubblico con la loro vastissima offerta di prelibatezza enogastronomiche: prodotti tipici da ogni regione d’Italia, spezie, liquori, birre artigianali, e oltre 100 etichette di vino dalle Alpi alle Isole Eolie. Un Paradiso per tutti i buongustai che unisce ai sapori e alle tradizioni dell’Emilia-Romagna le eccellenze alimentari di tutta la Penisola.

CICCIOLI, CHE PASSIONE! - Per tutta la giornata di domenica, sin dall’apertura delle 10 fino a sera, l’Area Eventi sarà il Regno dei Ciccioli, una delle squisitezze della Romagna che conquista qualsiasi turista visiti il nostro territorio. In collaborazione con gli “Amici del Norcino”, Romagna Fiere farà un omaggio goloso a tutti i visitatori di Sapeur, con una cicciolata preparata dal vivo in continuo davanti agli occhi del pubblico dentro grandi pentoloni e poi distribuita gratuitamente a tutti i presenti. Un’occasione davvero da non perdere.

I ciccioli derivano dai residui della lavorazione delle parti grasse del maiale, sottoposti a lunga bollitura e poi compressi per far uscire completamente lo strutto liquido, con salatura e pepatura finale. Un processo che inizia estraendo e pulendo dalla cotenna lo strato adiposo che poi viene tagliato a cubetti torchiati e messi in seguito a cuocere a 140 gradi. Lentamente, con l'aumentare della temperatura, il grasso si scioglie e i cubetti cuociono nel proprio grasso.

Il cicciolo comincia a diventare rosato e dopo alcune ore di cottura, quando assume un colore dorato, viene estratto dalla pentola e scolato dal grasso. I ciccioli tradizionali prodotti in Romagna si differenziano da quelli emiliani perché il maiale è lavorato in modo naturale, non pressato come il tipo emiliano. Rimane così marcato il gusto della materia prima esaltata in questo caso dalle spezie naturali come l'alloro. Difficile vincere la tentazione di non assaggiarne qualche boccone.

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