La 37esima Sagra del Bartolaccio di Tredozio pronta per il bis. "Dopo il terremoto c'è voglia di ripartire"
Dopo la prima di domenica 5, la 37esima Sagra del Bartolaccio di Tredozio concede il bis domenica 12 novembre. Migliaia di persone hanno affollato il comune della vallata del Tramazzo, ferito il 18 settembre scorso dalla forte scossa di terremoto di magnitudo 4.9 Richter. Sono stati raccolti fondi che saranno destinati alla ricostruzione della scuola, contributo che arriverà anche dalla Pro Loco. Domenica i volontari hanno lavorato nelle cucine degli stand, allestite nel campo sportivo, per la preparazione dei bartolacci. Ma il ricco menù prevedeva anche piatti tipici come la polenta con cinghiale, la paciarella e i dolci a base di castagne.
Per la sindaca Simona Vietina il bilancio è più che positivo: "Ne avevamo bisogno, mai così riuscita", ha esclamato sui social, dando appuntamento a domenica 12 e ringraziando tutti i volontari che hanno dato il loro prezioso contributo. Come quello immancabile della Pro Loco di Portico. "Già da qualche anno, anche per questa prima domenica della sagra del bartolaccio abbiamo partecipato dando una mano in cucina alla pro loco di Tredozio - viene ricordato in un post su Facebook -. Come sempre l'accoglienza è stata esemplare, calorosa e quest'anno a dir poco speciale. La precarietà del centro storico, scosso dal terremoto dello scorso 18 settembre, non ha fermato gli organizzatori che con una gran voglia di fare hanno traslocato gli stand negli spogliatoi del campo sportivo, dove si è tenuto anche il mercato e le esposizioni della sagra. Nell'aria si è davvero respirata la voglia di ripartire, di non farsi dimenticare, di dire "noi siamo ancora qua, nel nostro paese"". Alla sagra si potranno anche acquistate le t-shirt "Bartollo, ma non mollo", il cui ricavato sarà destinato alla comunità di Tredozio.
E prosegue la raccolta fondi per il comune terremotato. Oltre 100 edifici pubblici e privati sono stati resi inagibili dai sopralluoghi dei tecnici della regione. Sono 88 i bambini che frequentano la scuola in tende che fungono da aule, dentro il palazzetto dello sport, mentre gli uffici comunali sono stati spostati dentro un ristorante perché anche il palazzo comunale è inagibile. Non esiste più una chiesa agibile e non ci sono più centri di aggregazione: sono inagibili l'auditorium, la biblioteca, le sedi di associazioni come la Pro Loco Tredozio e molto altro. "Tredozio - ricorda la sindaca - è un comune montano della Romagna Toscana che ha molte spettacolari rare bellezze naturali come il vulcano più piccolo del mondo, e architettoniche come il monastero della SS Annunziata, palazzo Fantini villa la Collina e palazzo Bonaccorsi, È un paese con fabbriche di altissimo livello che offrono lavoro, non possiamo perdere un bene così prezioso per l'Italia intera. Il popolo di Tredozio è forte e saprà rimboccarsi le maniche, ne sono certa, ma l'attenzione non deve calare perché da soli non possiamo farcela".