Santa Sofia celebra Dante Alighieri
Santa Sofia celebra venerdì sera Dante Alighieri con una serata dal titolo "Sulla nave di Caronte". All'appuntamento, che si terrà dalle 20,30 nella sala convegni di Romagna Acque, a Capaccio, interverranno Gianfranco Lotti e Milena Tedaldi. Al centro della serata il canto terzo dell'Inferno (con le indimenticabili immagini dei peccatori multietnici, con le anime triste di coloro che visser sanza 'nfamia e sanza lodo, col terribile traghettatore Caronte). Come già nell'aprile scorso, durante la prima edizione del Dante International Festival, saranno in scena “attori” stranieri che hanno tradotto – e leggeranno – Dante nella loro lingua: in francese, russo, punjabi (India), amarico (Etiopia). Dante sarà letto anche nei due dialetti delle regioni che ospitarono il profugo Dante: in veneto e in romagnolo-santasofiese.
Perché in santasofiese? Il lessicologo Gianfranco Lotti sostiene, e cercherà di dimostrare, che, verosimilmente, Valbona e Santa Sofia furono i primi centri abitati, sul versante romagnolo dell'Appennino, che accolsero il profugo Dante. Fu difatti proprio in Romagna che egli poté scrivere quasi interamente il suo capolavoro e ricevere, post mortem, l'unica corona d'alloro, mai conferitagli da Firenze. L'evento sarà allietato anche da piacevoli intermezzi musicali eseguiti dai Tre di Dante, le trombe d'oro degli intramontabili Mauro Di Tante ed Elmo Guarnieri, accompagnati alla tastiera dal giovanissimo Federico Zappia. A fine traversata, ovvero, a conclusion della serata, a tutti gli Amici di Dante sarà offerto un buffet conviviale a base di specialità dell'Alta Romagna.