Tre giorni tra i sapori e i profumi della migliore gastronomia: torna SapEur
Tre giorni tra i sapori e i profumi della migliore gastronomia regionale italiana, quella che non è abitualmente reperibile al supermercato, ma alle cui radici si trovano autenticità e passione. E’ SapEur, la fiera del prodotto tipico, genuino e di qualità, dedicata alle tradizioni culinarie di tutt’Italia che da venerdì fino a domenica torna a insaporire i padiglioni fieristici di Forlì con la sua 16esima edizione abbinata anche quest’anno al Forlì Wine Festival, giunto alla quarta edizione.
La kermesse è pronta a spalancare le proprie porte a centinaia di produttori dei settori Food e Wine selezionati da tutto il territorio nazionale cui Romagna Fiere offre un’importante vetrina commerciale e di visibilità. Un vero trampolino di lancio per le micro-economie locali, improntate sulla minuziosa cura dei processi e dei prodotti, da loro rappresentate. L’accento è posto volutamente sui prodotti certificati con marchi Doc, Dop, Docg, Igt, Igp e presidi Slow Food, che le decine di migliaia di visitatori che frequentano SapEur sanno di potere ritrovare a prezzi di assoluta convenienza. Conoscere, degustare e acquistare prelibatezze tipiche di ogni territorio del Bel Paese ha una duplice valenza: soddisfare il gusto e la curiosità del consumatore e al contempo fornire un supporto tangibile alla sviluppo di realtà imprenditoriali che cercano di distinguersi dall’omologazione del mercato globale della grande distribuzione.
E proprio per dare la possibilità a ogni tipologia di fruitore di curiosare con tutta calma e fare i propri acquisti con l’attenzione che si deve a prodotti che sono anche da scoprire alle loro radici, contestualizzare, cucinare e abbinare, SapEur prevede l’apertura serale fino alle 22.30 (domenica la chiusura resta invece alle 20) e nella giornata di venerdì un biglietto unico d’ingresso scontato a soli 3 euro a persona. Il tutto in un ambiente facilmente raggiungibile sia dall’autostrada che dalle principali arterie di comunicazione, accogliente, funzionale e, soprattutto, coperto e adeguatamente riscaldato. Insomma, la fiera di Forlì per tre giorni diventa il più grande mercato coperto della Romagna, punto d’incontro tra consumatori provenienti abitualmente anche dalle province circostanti e svariati produttori e operatori dell’agroalimentare.
Un Paradiso del gusto arricchito anche in questa edizione dalla compresenza del salone dedicato al vino – il 4° Forlì Wine Festival – e da numerosi eventi collaterali che impreziosiscono la kermesse immergendo i visitatori nelle tradizioni della Romagna, facendo loro scoprire produzioni di nicchia e dando l’occasione di captare “segreti” per rendere davvero speciale, la propria cena o un buffet da grandi occasioni: show-cooking, degustazioni guidate, corsi adatti ad aspiranti chef, pizzaioli e pasticceri di ogni età, uno spazio dedicato alle tradizioni rurali ed etniche della Romagna e, novità dell’edizione 2018, una grande mostra fotografica curata da Mirco Villa che accoglierà i visitatori all’ingresso dei padiglioni espositivi.
MOSTRA FOTOGRAFICA “LA METAMORFOSI DEL CIBO ROMAGNOLO” - Si intitola “La metamorfosi del cibo romagnolo” e parte dal presupposto che la cucina in tutte le culture è molto importante. Quella romagnola ha origini antiche e un forte legame con la cultura contadina e il territorio. Un ruolo importante spetta alla pasta e alla minestra, alla piadina e ai dolci. In questo percorso fotografico saranno raccontati alcuni dei piatti tradizionali, a volte con qualche modifica rispetto alla ricetta originaria, come del resto avviene o avveniva in molte famiglie. Spesso sono proprio queste varianti a donare alla pietanza quel "sapore di casa" che non deve andar perduto.
A fare da corollario all’esposizione, la presentazione del libro “Il bello di mettere i piedi sotto la tavola in Romagna”. Un volume che, con immagini e ricette, si accosta a una cucina che vuole riscoprire i piatti locali storici, in alcuni casi inevitabilmente ritoccati nel tempo, e rinverdire lo stretto legame tra il cibo e il calendario, in relazione alle stagioni e alle festività.
La forte connessione con il territorio è sottolineata anche dalle immagini dei luoghi più suggestivi del territorio. Ad introdurre questo percorso, la sapienza dello Chef Igles Corelli, che propone una personale interpretazione di piatti emblema della storia culinaria romagnola. Chiaro esempio di come l'innovazione non significa cancellare il passato, ma conoscerlo e tramandarlo. Con creatività e passione Ad ogni stagione le sue ricette, ad ogni ricetta gli ingredienti, ad ogni piatto una nota storica, ad ogni pagina un'immagine della Romagna.
CON “ADAM” TORNANO I CORSI PER IDROSOMMELIER - In occasione di SapEur sarà possibile avvicinarsi a un mondo ai più sconosciuto, quello degli idrosommelier, vale a dire i degustatori di acqua. L’Adam, l’Associazione Degustatori Acque Minerali, che ha la propria sede a Rimini, organizza durante la manifestazione fieristica corsi di primo e secondo livello, finalizzati all’abbinamento cibo-acqua naturale a tavola. Nei suoi spazi l’associazione aiuterà a capire che ogni acqua possiede proprietà e indicazioni ben precise, in grado di rispondere alle personali esigenze di ciascun consumatore e che il nostro palato è in grado di percepire chiaramente. Sabato e domenica l'Adam organizza corsi e pranzi didattici che spiegano i principi della classificazione delle acque minerali, le loro caratteristiche alimentari e salutistiche, e prevedono l’introduzione alla loro degustazione, l’analisi sensoriale e la capacità di leggere con attenzione le etichette. La formazione degli idrosommelier si tiene nell’Area Meeting del ristorante self-service e la quota di partecipazione è di 130 euro per ogni livello (260 euro in totale, da versare al momento della registrazione). La quota comprende: quota sociale Adam 2016, tessera e distintivo, attestato di frequenza ai corsi, dispensa del primo e del secondo livello ed altro materiale, pranzo didattico delle due giornate, ingresso gratuito alla fiera.
L'ARTE IN CUCINA - Cucina flambé e arte dell’intaglio di frutta e verdura saranno al centro della 16ª edizione di SapEur grazie ad Amira, l’Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi, che animerà l’esibizione del “Super Maître” proponendo al pubblico la suggestiva preparazione di crepes alla lampada, con la caratteristica “fiammata”. Questa procedura verrà dimostrata dai maître di Amira, che in varie esibizioni durante l’arco delle giornate, prepareranno dessert alla fiamma con frutta fresca. Ananas e banane flambé, ma non solo, tutti guarniti dalle salse, dallo zucchero caramellato e dal Cognac tipici di questa modalità accattivante e saporita di cucinare non solo dolci, ma qualsiasi tipo di pietanza, davanti al cliente-spettatore. Inoltre i visitatori potranno ammirare vere e proprie sculture realizzate con ortaggi e frutta di stagione. Quelle che abitualmente fanno bella mostra di sé sulle tavole imbandite ed addobbate dei buffet nei migliori ristoranti in occasione delle cerimonie più sentite ed esclusive. E’ l’antica Arte dell’Intaglio proposta attraverso dimostrazioni tenute dagli ”artisti” di Amira, i quali proporranno le tecniche di base dell’antichissima arte thailandese della scultura su frutta e verdura.