Siria e Medio Oriente: una ferita aperta. Se ne parla in un incontro al San Luigi
Dove sta la verità in Siria? E’ un dubbio che i Salesiani di Forlì proveranno a dirimere lunedì 20 gennaio, alle 20.45, nella Sala multimediale San Luigi, posta in via Nanni 14, nel cuore del centro storico, grazie alla presenza dell’ispettore salesiano per il Medio Oriente don Alejandro Josè Leon Mendoza. Introdotto dal direttore dell’Opera salesiana forlivese don Piergiorgio Placci e moderato dal giornalista e scrittore Paolo Poponessi, don Leon affronterà il tema “Siria e Medio Oriente: una ferita aperta”, con particolare riguardo anche alla situazione dei cristiani e al loro ruolo in quest’area di crisi.
Nonostante la sconfitta militare dell’Isis, la Siria, così come l’intera area che va dal Mediterraneo fino all’Iran, continua ad essere teatro di forti tensioni. per le quali la popolazione civile paga un prezzo altissimo. L’Ispettoria Salesiana del Medio Oriente, con sede a Betlemme, include Siria, Israele, Egitto, Libano, Iran e Turchia, “con un drappello di valorosi religiosi dai 30 ai 90 anni di età – scrive Filippo Rizzi su Avvenire del 18 agosto 2019 - molti dei quali di origine italiana, la cui presenza risale al 1891”. E’ una realtà divenuta punto di riferimento imprescindibile per l’intera popolazione, composta nella stragrande maggioranza da mussulmani. In questi giorni, dopo un lungo silenzio dei media, sono nuovamente gli emuli forlivesi di San Giovanni Bosco a riaccendere i riflettori sul dramma della guerra siriana, che perdura dal 2011. Con il Kurdistan siriano parzialmente occupato dalle milizie filo-turche, intervenute, a loro dire, per prevenire il pericolo rappresentato dal terrorismo curdo, per i media occidentali il “cattivo” di turno resta Bashar al Assad.
Il presidente siriano è ancora al suo posto grazie all’appoggio militare di russi ed iraniani, che ha vanificato una sorta di primavera araba assaporata nel maggio 2011. In una recente intervista pubblicata sul sito web “https://salesianipiemonte.info/”, don Alejandro Leon anticipa quanto riferirà a Forlì sulla situazione in Siria: “Oggi, anche se il pericolo di guerra è calato tantissimo, non ci sono ancora prospettive di una soluzione seria”. “Resta il fatto – dichiara don Piergiorgio Placci – che don Leon, originario del Venezuela e dunque non arabo, può girare liberamente in Siria e Israele e ci porterà sicuramente notizie di prima mano da quelle terre turbolente”. Compatibilmente con il funzionamento della rete di comunicazione con la Siria, durante la serata sarà attivato un collegamento video in diretta con l’oratorio salesiano di Aleppo, per una testimonianza di alcuni giovani siriani che lo frequentano.