Anna Mazzamauro, Milena Miconi, Elena Sofia Ricci: a teatro il successo è tutto al femminile
Il Teatro di Dovadola saluta una stagione con vari tutto esaurito grazie alle grandi attrici italiane e alle originali rappresentazioni del Teatro delle Forchette
"Grande successo", è quanto afferma la direzione del Teatro Comunale di Dovadola per la appena conclusa Stagione Teatrale 2018/19.
Una ampia proposta che ha portato sul palco nomi importanti quali Anna Mazzamauro che col suo Nuda e Cruda ha stupito e incantato pubblico e critica con la sua inaspettata ma intuita capacità anche drammatica nel raccontarsi tra il serio e il faceto, Giulia di Quilio, Milena Miconi, un ritorno fuori cartellone a
richiesta di Elena Sofia Ricci, tutti contenti dell'accoglienza della città.
La Direzione Artistica del Teatro Delle Forchette sottolinea anche la sorpresa di un pubblico sempre attento e partecipe che ha portato a molti tutto esaurito durante la stagione.
Il Teatro locale sorride poi con il Balletto Classico, Enrico Zambianchi sempre magico, Denio Derni che col suo omaggio a Pitutì, lo storico proiezionista del cinema Teatro Verdi di Forlimpopoli, e tre produzioni del Teatro Delle Forchette per affrontare argomenti e tematiche importanti quali La Satira sociale con Cleopatra, la psiche umana e le tragedie che ne scaturiscono con Cuore di Mamma e il dramma umano e sociale dell'omofobia e soprattutto l'ignoranza verso malattie quali l'AIDS con The Normal Heart.
Una volontà comune quella dell'Assessorato alla Cultura e Tetro delle Forchette che mira sempre più, con
risultati sempre in crescita, a vivacizzare una comunità che sta riscoprendo il valore del proprio Teatro come luogo e come concetto culturale aggregativo conoscitivo, unitamente al far scoprire a sempre più persone
provenienti da città e province limitrofe una cittadina che sta crescendo anche in senso culturale.
Una crescita, quella del Teatro di Dovadola, che dimostra attenzione e propensione alle nuove proposte e la "gestione di un Cartellone e di uno Spazio Scenico che anche quest'anno chiude alla grande, confermando che spesso sono proprio i piccoli centri a proporre qualcosa di grande".