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Teatro

Tutto esaurito per Elio Germano al Fabbri

Grande successo al botteghino per l'attore tre volte David di Donatello. Ne "La mia battaglia" Germano è anche regista

Posti esauriti al Teatro Diego Fabbri di Forlì per Elio Germano che domenica 10 marzo alle ore 21 presenta – per la rassegna Moderno – La mia battaglia, spettacolo di cui è anche regista e autore insieme alla ravennate Chiara Lagani.

“Che il nostro appello si diffonda a ogni individuo che vogliamo avvicinare a noi: il passato è stato illuminato da una nuova e millenaria generazione di Italiani!”.

Un attore, o forse un comico, ipnotizzatore non dichiarato, durante uno spettacolo di intrattenimento, manipola gli spettatori in un crescendo di autocompiacimento, anche verbale, fino a giungere, al termine del suo show, a una drammatica imprevedibile svolta.

Portatore di un muto volere collettivo diffuso nell’aria, l’artista da figura autorevole si farà a poco a poco sempre più autoritario, evocando lo spettro di un estremismo di ritorno travestito da semplice buon senso. 
Appellandosi alla necessità di resuscitare una società agonizzante, tra istanze ecologiste, nazionaliste, socialiste, planetarie e solitarie, mutuali e solidali, tra aneddoti e proclami, tra appelli appassionanti e affondi lirici deliranti, il nostro trascinerà l’uditorio, in un crescendo pirotecnico, a una straniata sospensione tragica fino a condurlo a una terribile conseguenza finale.

Elio Germano ha ottenuto, tra i vari premi, tre David di Donatello come miglior attore protagonista per "Mio fratello è figlio unico", "La nostra vita "e "Il giovane favoloso". Per "La nostra vita" ha vinto anche il Nastro d'argento e il Prix d'interprétation masculine al Festival di Cannes 2010.

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