Una mostra fotografica dedicata alle donne in occasione dell'8 marzo
In occasione della ricorrenza dell’8 marzo, la giornata mondiale dedicata alle donne per ricordarne sia le conquiste, sia le discriminazioni e le violenze a cui sono ancora sottoposte in tutte le parti del mondo, l’Associazione Puntodonna di Forlì, l’Agenzia di comunicazione Essere Elite srl, in collaborazione con il Club Unesco Forlì e Cultura Etica, con il patrocinio del Comune di Forlì, Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità hanno deciso di organizzare un’esposizione di opere fotografiche sul tema della violenza. Il Chiostro di San Mercuriale è la cornice scelta per ospitare dal 5 al 20 marzo la mostra “L’Ira funesta”: un progetto fotografico realizzato da Filippo Venturi.
L’inaugurazione si terrà sabato alle ore 17.30 alla presenza del fotografo e della Dr.ssa Lorella Versari, psicologa e psicoterapeuta specializzata in Psicodramma e organizzatrice di laboratori di espressione corporea in varie scuole. La dott.ssa Versari spiegherà le dinamiche dell'unità corpo-mente e la loro neurofisiologia. Saranno presenti anche alcuni protagonisti del servizio fotografico.Nei giorni successivi all’inaugurazione la mostra è visitabile tutti i giorni dal martedì al sabato dalle 17 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12. Nei venerdì, sabato e domenica di apertura saranno fruibili anche una serie di video realizzati da Filippo Venturi.
Filippo Venturi ha realizzato il progetto “L’Ira Funesta” per descrivere un luogo chiamato “Camera della Rabbia” situato a Forlì: il risultato è una serie di fotografie descrittive e una serie di ritratti degli utenti di questo luogo, in prevalenza donne, del pre e del post sfogo della rabbia. Oltre alle immagini, Filippo Venturi ha raccolto anche un’intervista con Cristian Castagnoli - proprietario della Camera della Rabbia - e con lo Psicologo e Psicoterapeuta Dott. Gianluca Farfaneti, per avere una opinione professionale in merito.
La Camera della Rabbia è un luogo adibito all'esternazione dell’ansia e dello stress, dove le persone possono trovare un nuovo tipo di libertà. 8 utenti su 10 sono donne. Solo chi vi entra conosce i motivi che l'hanno spinto fin lì. I gesti di sfogo compiuti dentro questa camera assumono un valore liberatorio, sono come un "reset"che consente alle persone di liberarsi simbolicamente e fisicamente di rabbie, rancori, scorie accumulati nel tempo, prima di re-iniziare la propria vita libere da questo fardello. Per altre persone è invece una necessità, mensile o anche settimanale, per sfogare e quindi eliminare sentimenti negativi.
“L’Ira Funesta” ha suscitato l’interesse di molte riviste e televisioni, portando sotto i riflettori la particolarità di questo luogo, il fine che si prefigge e il fatto che siano soprattutto le donne a farvi ricorso, stimolando curiosità e aprendo diversi dibattiti in merito. Il progetto è stato pubblicato su The Washington Post, Io Donna / Corriere della Sera, Marie Claire Korea, Marie Claire Indonesia, Witness Journal, i quotidiani locali, ed è stato anche il soggetto di un servizio televisivo di La7, nel quale è stato intervistato proprio Filippo Venturi.