Viene svelato il “Crocefisso” di Luca Freschi una scultura in ricordo di Leonardo Melandri
Venerdì 25 ottobre alle ore 19:00 alla chiesa di San Silvestro a Bertinoro si svolge la cerimonia di svelatura della scultura del giovane artista meldolese Luca Freschi in ricordo del sen. Leonardo Melandri.
L’artista Luca Freschi entra nelle collezioni del Museo Interreligioso di Bertinoro con la scultura in terracotta policroma invetriata “Crocefisso”. Per la prima volta dalla sua fondazione, è l’opera di un giovane artista che va ad arricchire il percorso culturale e artistico del Museo Interreligioso di Bertinoro. Un giovane artista che vanta un curriculum da veterano e sabato 26 inaugura la sua personale "Nec spe nec metu" al Palazzo del Monte di Forlì. La partecipazione di Freschi alle più importanti rassegne di scultura e arte ceramica a livello nazionale e internazionale è autorevole e consolidata. Negli ultimi anni, è regolarmente invitato alla Gyeonggi International Ceramic Biennale in Corea del Sud e alla Biennale di Scultura Pobla de Segur in Spagna: le sue opere sono state vincitrici di premi nazionali e i collezionisti, tanto pubblici che privati, danno la caccia alle sue sculture.
L'arte di Freschi nasce dal contatto con il suo territorio e il suo orizzonte è il mondo: una visione analoga a quella del Centro Residenziale Universitario di Bertinoro che, nei suoi 25 anni di attività, ha sempre privilegiato le sue radici territoriali per incontrare il mondo intero. Per intensità, la sua opera ha raccolto l’interesse da parte del Rotary. L’opera “Crocefisso” nasce inizialmente come installazione per rendere omaggio all'abbazia del Santissimo Crocefisso di Scardavilla: luogo oggi riconquistato dalla natura e abbandonato dalle discussioni degli uomini. Un destino simile che poteva accadere anche al patrimonio monumentale dove oggi opera Ce.U.B., se non fosse stata presente la lungimiranza del sen. Leonardo Melandri.
La scultura “Crocefisso” di Freschi è un’opera di rottura e segna, nel personale percorso dell’artista, il momento di passaggio dall’utilizzo della terracotta alla ceramica. Non solo un passaggio tecnico, ma esistenziale, che poteva avvenire solo affrontando la questione più alta per un artista: quella della crocefissione di Gesù di Nazareth. La sua scultura assume un’irripetibile originalità che va oltre i richiami alla tradizione artistica su questo particolare soggetto. Freschi ha il coraggio di assumere posizione e di confrontarsi non solo con lo scandalo e con la crisi, intesa come frattura: Gesù di Nazareth, l’uomo che è salito sulla croce e di cui spesso si preferisce non parlare, entra nella storia per cambiare il modo di guardare, all'uomo, alla sua vita e al mondo. La sua opera spezza la distinzione tra laici e credenti, per riscoprire la distinzione più autentica e vera tra credenti e idolatri.