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Stop alla centrale biogas di Fratta Terme: la giunta provinciale nega l'autorizzazione

La Società San Martino avrebbe dovuto presentare, entro il 6 maggio, i titoli relativi alla disponibilità dei terreni dove sarebbe dovuta nascere la centrale

La giunta provinciale nega l'autorizzazione alla realizzazione della centrale biogas di Fratta Terme. La Società San Martino avrebbe dovuto presentare, entro il 6 maggio, i titoli relativi alla disponibilità dei terreni dove sarebbe dovuta nascere la centrale. Invece ha richiesto una proroga alla concessione, che non è stata concessa. Il comitato No biogas Fratta Terme ha espresso tutta la sua soddisfazione.

"Il diniego - affermano dal comitato No biogas Fratta Terme - è quindi fondato su un aspetto formale legato alla mancanza di disponibilità dei terreni in capo alla San Martino. Il comitato resta peraltro convinto che, indipendentemente da tale motivo , anche qualora la San Martino avesse presentato la documentazione relativa alla disponibilità dei terreni, la Provincia avrebbe comunque dovuto negare l’autorizzazione alla costruzione in ragione delle molteplici illegittimità e carenze nel procedimento autorizzativo evidenziate dal comitato nelle osservazioni presentate alla Provincia".

Il comitato riunitosi in assemblea ha espresso tutta la sua gratitudine a tutti i soci ed i sostenitori che in queste settimane si sono adoperati ed hanno partecipato attivamente a tutte le iniziative proposte, manifestando un attaccamento al territorio non comune che è stato indubbiamente uno dei fattori determinanti nella vittoria ottenuta. "Un ringraziamento speciale - aggiungono - è andato anche ai tecnici, all’ingegnere Stefano Fabbri e soprattutto all’avvocato Paolo Creta che con impagabile celerità e disponibilità ha saputo affiancare il comitato in queste settimane concitate dando priorità alle molteplici sue esigenze".

Altri ringraziamenti vanno al "Coordinamento Regionale dei Comitati contro le centrali a Biogas e Biomasse, soprattutto nelle persone di Marco Alberghini e Pietro Pedroni, senza le quali non saremmo riusciti in così poco tempo ad orientarci in una materia così complessa"; "tutte le associazioni locali ed i sindacati che non ci hanno fatto mancare il loro sostegno in un momento così delicato". Il comitato si è dichiarato quindi "soddisfatto degli esiti delle iniziative intraprese e intende proseguire il proprio lavoro su diversi fronti: innanzi tutto attraverso una modifica del Rue che tuteli da interventi simili la val Sonsa ma anche le altre zone di pregio del comune di Bertinoro".

In secondo luog,  il comitato informa di aver "già preso contatto con un esponente della commissione ambiente della Regione Emilia Romagna chiedendo un parere tecnico sulle osservazioni poste nelle diffide consegnate in Provincia, in particolare per quanto riguarda le semplificazioni autorizzative a cui questi impianti sono sottoposti (prima fra tutte la non richiesta di Valutazione d'Impatto Ambientale)". E' stato inoltre richiesto un incontro tra un rappresentate della commissione ambiente della Regione Emilia Romagna, il comitato ed il sindaco di Bertinoro, eventualmente allargabile ai sindaci di Meldola e Forlimpopoli.

Lo scopo è "confrontarsi sul funzionamento tecnico di questi impianti e sull'impatto che hanno nell'ambiente circostante. Si continuerà a dare sostegno al Coordinamento Regionale dei Comitati contro le centrali a Biogas e Biomasse". Il 30 maggio il comitato intende festeggiare la vittoria insieme a tutta la cittadinanza nella via principale di Fratta Terme anche per raccogliere i fondi necessari a coprire le spese sostenute fin ora e da sostenere in futuro. Per chi volesse è possibile offrire il proprio contributo alla raccolta fondi al Bar Nadiani in via Loreta a Fratta Terme.

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