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Ecco il gioiello dell'energia solare: è pronto il maxi impianto a Villa Selva

Il contributo della Regione sarà utilizzato per realizzare servizi dedicati alle attività produttive, quando l'investimento sarà ammortizzato, grazie ai proventi dall'energia e ai contributi

Sono terminati alla fine dell'anno i lavori di realizzazione dell'impianto solare termico progettato da Forlì Città Solare, la società interamente partecipata dal Comune di Forlì: ora nell'area di 20mila metri quadri a Villa Selva campeggiano 2.800 metri quadri di  specchi parabolici (concentratori parabolici lineari ad inseguimento solare). “Il principio è quello degli specchi di Archimede - spiega l'assessore all'Ambiente del Comune di Forlì, Alberto Bellini –. Questa piattaforma sarà una delle prime in Europa ad utilizzare energia solare per fornire energia termica alla imprese insediate nell'area”. I lavori, per un appalto di oltre 2,5 milioni di euro, “erano partiti nel maggio scorso, e sono stati realizzati da un consorzio di imprese forlivesi: Ceif e Idrotermica, per Conscoop, e Torricelli. I concentratori invece sono stati realizzati da Laterizi Gambettola”, ha chiarito la direttrice dei lavori, Raffaella Lombardi. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per circa un milione di euro”.

CARATTERISTICHE TECNICHE - Il campo solare ha una potenza di 1.440 kw termici, che consentono una produzione di energia di 1 milione 300 mila kw/h annui, con un risparmio di Co2 di circa 260 tonnellate all'anno. Per ora sono servite due grandi utenze industriali: Anofor, che si occupa dei trattamenti superficiali dell'alluminio, ed Hera che utilizza l'energia per il teleriscaldamento, coprendo potenzialmente tutte le aziende del comparto. L'energia termica prodotta sarebbe sufficiente per l'autonomia di circa 900 utenze domestiche. Il contratto stipulato con le realtà che utilizzano l'energia è il “Sistema efficiente di utenza”, che prevede l'ingresso di Forlì Città Solare come secondo gestore per l'energia utilizzata ogni qual volta venga prodotta, con una convenienza garantita. Il campo solare è stato realizzato in un'area dismessa, che veniva utilizzata per accumulare la terra di risulta degli scavi per la tangenziale: c'è ancora spazio libero e non si esclude una possibilità di ampliamento del campo di un 30/40%.

Il campo solare di Villa Selva (fotoservizio Frasca)

“La piattaforma è un sistema emblematico nel raggiungimento di alcuni importanti obiettivi – continua Bellini -: la parziale autosufficienza energetica delle imprese insediate; la sostenibilità ambientale, che consentirà di ridurre gli impatti ambientali, ma anche i costi per l’approvvigionamento di combustibili fossili. In questo senso c'è anche un grande vantaggio in termini competitivi ed economici per le aziende. Questa energia può essere utilizzata per il calore di processo, il riscaldamento (anche se nel periodo di maggiore funzionamento, quello stivo, non ce n'è bisogno) o per il raffrescamento. La definizione dell'area quale Area produttiva ecologicamente attrezzata (APEA), consentirà anche una efficace azione di marketing territoriale, per promuovere l'insediamento di nuove imprese nelle aree ancora libere e la riqualificazione anche dal punto di vista urbanistico degli spazi non completamente utilizzati”. Alla presentazione del campo solare hanno partecipato anche l'amministratore unico di Forlì Città Solare, Claudio Orlati e il presidente di Livia Tellus, Giafranco Marzocchi.

Il contributo della Regione sarà utilizzato per realizzare servizi dedicati alle attività produttive, quando l’investimento sarà ammortizzato, grazie ai proventi dall’energia e ai contributi. Un Comitato di indirizzo costituito da Comune, Provincia, Unindustria, Cna e Confartigianato coordina le varie fasi del progetto, in accordo alle linee guida della Regione. Forlì Città Solare è il soggetto gestore, almeno per la fase iniziale di costituzione dell’area produttiva ecologicamente attrezzata. Il campo è terminato, e mancano le operazioni di collaudo. L'inizio del funzionamento è previsto per marzo.

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