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Rifiuti, si punta al 70% di differenziata: nel 2016 la nuova società subentrerà ad Hera

Al centro di questo percorso ovviamente la nascita della società territoriale per la raccolta pubblica dei rifiuti che permetterà la separazione "tra proprietà del rifiuto (raccolta) e gestione (smaltimento e recupero), con uno stop al monopolio del ciclo integrato dei rifiuti"

Alberto Bellini, assessore del comune di Forlì ha presentato alla cittadinanza il piano per arrivare alla creazione di una “città sostenibile”, attraverso la realizzazione della “società post incenerimento”. Al centro di questo percorso ovviamente la nascita della società territoriale per la raccolta pubblica dei rifiuti che permetterà la separazione “tra proprietà del rifiuto (raccolta) e gestione (smaltimento e recupero), con uno stop al monopolio del ciclo integrato dei rifiuti”.

Nel processo che porterà a questo obiettivo si inserisce anche un progetto di coesione dell'Unione dei Comuni della Romagna forlivese su questo tema. Altro obiettivo il raggiungimento di una raccolta differenziata di qualità, che arrivi al 70%, creando un risparmio in tutta la Regione di oltre 70 milioni di euro. Bellini ha illustrato gli step che porteranno alla creazione della società, che si sostituirà ad Hera nella gestione della raccolta dei rifiuti.

Si parte, ha spiegato Bellini, con “il perfezionamento del piano industriale, poi la valutazione con gli istituti bancari ed infine la costituzione della società pubblica che acquisisce la concessione. Quest'anno si procederà con l'istruttoria e la concessione del servizio, appunto, per arrivare al subentro ad Hera nel 2016”.

L'assessore si sofferma anche sulla tutela dei beni comuni, come funzione fondamentale degli enti pubblici. A questo proposito viene citato l'esempio del campo solare del Comune a Villa Selva, presentato a gennaio, che è un “progetto pilota per la sostituzione dei combustibili fossili, diventando un importante strumento di competitività territoriale”.

IL WWF. Commenta Alberto Conti del Wwf: "L'Assessore all'Ambiente di Forlì Alberto Bellini ha dichiarato nei giorni scorsi che la raccolta differenziata dei rifiuti nel Comune di Forlì è pari appena al 30% laddove sono presenti i cassonetti stradali. Dove è invece in atto la raccolta porta a porta, la R.D. raggiunge il 70% circa. Ma c'è di più. E' stata redatta dall'Ecoistituto di Faenza un'accurata indagine sui costi del servizio di raccolta dei rifiuti nei comuni dell'Emilia Romagna gestiti da Hera. Da tale indagine emerge che, dei 138 comuni dell’Emilia Romagna dove HERA gestisce il servizio di igiene urbana, ve ne sono 9 la cui raccolta è svolta con sistema porta a porta consolidato (anno 2013), tutti in una fascia di comuni che va da 5.000 a 20.000 abitanti. Nella stessa fascia di grandezza dei comuni Hera gestisce 36 comuni applicando una raccolta con sistema stradale. Il costo del servizio ad abitante in questa fascia di comuni, certificato da Atersir, mostra chiaramente che nei comuni con raccolta stradale il costo è superiore del 6,6% rispetto al costo del servizio nei comuni in cui viene attuato il sistema di raccolta porta a porta. Questa indagine, unita alla dichiarazione dell'Assessore Bellini, pertanto conferma  la necessità di proseguire con l'azienda locale che gestisca in proprio i rifiuti, finalizzandoli al riciclo e non all'incenerimento, in alternativa a Hera; la riduzione della bolletta, da ottenersi accelerando la realizzazione del porta a porta di cui, una volta di più, è stata dimostrata la maggiore efficienza ed economicità rispetto al sistema a cassonetti"

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