Gestione del polmone verde dell'Appennino: prorogata la convenzione tra Regione e Provincia
L'area, quasi interamente boscata, corre lungo l'Appennino forlivese parallelamente alla dorsale principale occupandone il settore submontano e montano, dal Passo del Tramazzo (fra Tredozio e S.Benedetto in Alpe) fino al Monte Fumaiolo (in Comune di Verghereto).
Regione e Proincia hanno prorogato fino al 30 giugno 2016 l'attuale convenzione per l'esercizio delle funzioni tecnico-amministrative e di tutela dei beni silvo-pastorali appartenenti al patrimonio indisponibile della Regione Emilia Romagna (Demanio regionale) . In provincia di Forlì-Cesena il Demanio regionale ha un'estensione di oltre 24 mila ettari, pari a circa 2/3 dell'intero patrimonio agro-silvo-pastorale della Rer. L’area, quasi interamente boscata, corre lungo l'Appennino forlivese parallelamente alla dorsale principale occupandone il settore submontano e montano, dal Passo del Tramazzo (fra Tredozio e S.Benedetto in Alpe) fino al Monte Fumaiolo (Verghereto).
Si tratta di un enorme polmone verde che garantisce da un lato la sicurezza del nostro territorio, in particolare riguardo al rischio idrogeologico, dall’altro la salubrità dell’ambiente relativamente alla qualità dell'aria e dell'acqua. Ad ulteriore conferma dell'elevato valore naturalistico ed ambientale di questa area demaniale, è utile ricordare che circa il 50% di essa ricade all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna dove si trovano anche numerosi Siti della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS), una rete ecologica preziosa, diffusa su tutto il territorio dell'Unione europea, istituita per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. L'attuale intesa impegna la Regione non solo a reperire le risorse necessarie per il rinnovo dei Piani di Gestione scaduti o di prossima scadenza ma anche ad individuare, congiuntamente agli Enti Locali coinvolti territorialmente, il soggetto qualificato a subentrare alla Provincia di Forlì-Cesena nella gestione dell’area demaniale regionale, al fine di garantire la conservazione nonché la valorizzazione economica, naturalistica ed ambientale del patrimonio silvo-pastorale e forestale regionale .
“Si tratta di un'intesa importante - ha affermato il sindaco di Santa Sofia e consigliere provinciale con delega ai progetti europei e al Piano di Sviluppo Rurale, Daniele Valbonesi - sia perché ci consente di predisporre progetti calati sul nostro territorio che potranno essere finanziati con i fondi europei derivanti dal PSR 2014-2020, sia perché la Regione si impegna a reperire le risorse necessarie per il rinnovo dei Piani di Gestione scaduti o di prossima scadenza, strumenti fondamentali oltre che obbligatori sia per la gestione del patrimonio forestale che per ottenere i contributi finanziari previsti dal PSR. A ben vedere si tratta di un territorio molto vasto con importanti ripercussioni sull'economia e sulla qualità della vita delle popolazioni locali. Infatti sono interessati ben 10 Comuni (Bagno di Romagna, Galeata, Mercato Saraceno, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore, Sarsina, Santa Sofia, Tredozio e Verghereto) e due Unioni di Comuni. E’ un’area che comprende, fra l'altro, circa 3 mila ettari di terreni ad uso agro-zootecnico (pascoli e seminativi) attualmente quasi tutti in concessione ad aziende e imprese agricole del territorio, oltre 40 fabbricati in concessione a privati e Associazione, dieci dei quali adibiti a strutture ricettive di tipo turistico (alberghi e rifugi), nonché oltre 250 chilometri di strade e piste, un centinaio delle quali aperte al pubblico.” “Un altro aspetto importante dell'accordo raggiunto - aggiunge Valerio Roccalbegni, sindaco di Modigliana e consigliere provinciale con delega in agricoltura - è che la Regione ha accolto la richiesta della Provincia di coinvolgere, nella ricerca del nuovo gestore, gli Enti locali interessati dalla proprietà regionale.”