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Foreste Casentinesi e Club Alpino: nuovo patto per la cura della rete sentieristica

Complessivamente sono sette le sezioni del Club interessate e 736 i chilometri di sentiero presi in carico

Firmato un nuovo contratto tra il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi e il Club Alpino Italiano per la cura della rete sentieristica dell'area protetta e la realizzazione di iniziative nel campo della promozione dell'escursionismo e della cultura ambientale. Complessivamente sono sette le sezioni del Club interessate e 736 i chilometri di sentiero presi in carico. Lunedi mattina i responsabili del Cao Emilia Romagna, Vinicio Ruggeri e del Cao Toscana Arezzo, Gaudenzio Mariotti (in rappresentanza delle sezioni di Arezzo, Stia, Pontassieve, Faenza, Forlì, Cesena e Ravenna) hanno sottoscritto, alla presenza del direttore Sergio Paglialunga il nuovo accordo.

La convenzione è triennale e allarga il suo ambito operativo di 160 chilometri rispetto a quella precedente. Le mansioni, in particolare, saranno: segnatura tracciato (la tradizionale striscia bianco-rossa), ripulitura manuale dei sentieri, asportazione dei rifiuti, piccole regimazioni idriche, manutenzione e revisione della cartellonistica verticale in legno, cura della manutenzione e dell'ospitalità nei rifugi gestiti, monitoraggio sullo stato dei ricoveri più in generale e segnalazione di particolari situazioni di degrado.

A livello nazionale è operativa la legge 91 del 1963 che incarica il Club Alpino Italiano  di provvedere "nell’ambito delle facoltà statutarie, a mantenere in efficienza, in conformità alle disposizioni vigenti, il complesso dei rifugi ad esso appartenenti ed a curare la manutenzione delle attrezzature alpinistiche e dei sentieri dallo stesso apprestati". Inoltre il Cai, ai sensi della stessa legge deve provvedere alla promozione di iniziative, attività scientifiche e didattiche per la conoscenza, la protezione e la valorizzazione di ogni aspetto dell’ambiente montano, locale e nazionale.

Oggi la tracciatura dei senteri gode di strumenti sofisticatissimi, in dotazione al Cai, che si appoggiamo alla tecnologia Gps e permettono di registrare ogni modificazione del tracciato originario. Si tratta di materiale essenziale per la redazione e l'aggiornamento di carte e guide escursionistiche. "Il lavoro dei volontari Cai nelle tre province nelle quali il Parco ricade è essenziale per garantire la fruibilità della rete escursionistica - afferma il presidente del Parco, Luca Santini -. A questi tantissimi appassionati della straordinaria natura delle nostre montagne va il mio più sentito ringraziamento". 

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