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Porto d’armi: come richiedere il nulla osta a Forlì

Ci sono diverse ragioni per cui un privato cittadino potrebbe ritenere di dover possedere un'arma; ma come si può acquistare una pistola o un'altra arma simile a Forlì?

Le armi da sparo sono sicuramente oggetti pericolosi, ma possono essere anche non essere usate per fare del male ad altre persone in modo deliberato. Ci sono diverse ragioni per cui un privato cittadino potrebbe ritenere di dover possedere un'arma: per difesa personale, ad esempio, o per attività sportiva; ci sono i collezionisti d'armi e quelli che si servono delle armi per cacciare. Ma come si può acquistare una pistola o un'altra arma simile a Forlì?

Come acquistare armi da sparo a Forlì

Per acquistare armi da sparo e munizioni e per trasportarle fino al domicilio dove si vuole detenerle è necessario ottenere il nulla osta del Questore di Forlì. Qualora l'arma fosse un'eredità, resta la regola: si deve chiedere l'autorizzazione. L'unica eccezione sono i titolari di porto di pistola e porto di fucile: loro, infatti, non hanno bisogno del nulla osta.

Quail documenti servono per richiedere il porto d'armi a Forlì?

Il modulo di presentazione della richiesta, disponibile anche presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza o il comando provinciale dell'Arma dei carabinieri, può essere consegnato nei seguenti modi:

  • direttamente a mano, ricevendo dall'ufficio una regolare ricevuta;
  • per posta raccomandata con avviso di ricevimento;
  • per via telematica, con modalità che assicurino l'avvenuta consegna, ovvero tramite posta elettronica certificata.

Alla richiesta si deve allegare:

  • la certificazione comprovante l'idoneità psico-fisica, rilasciata dall'Ausl di Forlì oppure dagli Uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato;
  • la documentazione o autocertificazione relativa al servizio prestato nelle Forze Armate o nelle Forze di Polizia ovvero il certificato di idoneità al maneggio delle armi rilasciato da una Sezione di Tiro a Segno Nazionale (questa documentazione non deve essere stata ottenuta da più di 10 anni);
  • una dichiarazione sostitutiva in cui l'interessato attesti:
    • di non trovarsi nelle condizioni ostative previste dalla legge;
    • le generalità delle persone conviventi;
    • di non essere stato riconosciuto "obiettore di coscienza" ai sensi della legge n. 230 dell'8 luglio 1998, oppure di aver presentato istanza di revoca dello status di obiettore presso l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (Organo della presidenza del consiglio dei ministri), ai sensi della legge n. 130 del 2 agosto 2007.

Solo una volta ricevuto il nulla osta, l'autorizzato può recarsi presso l'armeria e procedere all'acquisto dell'arma richiesta.

Porto d'armi: certificazione medica ogni 5 anni

Dal 2018 la legge impone al detentore, a eccezione di chi possiede la licenza di porto d'armi e dei collezionisti di armi antiche, di presentare ogni cinque anni un certificato medico rilasciato dagli organi competenti attestante il possesso delle capacità psichiche (per esempio ufficio specifico dell'Asl).

Nel caso di mancata presentazione del certificato medico, si riceve una diffida a presentare il documento e, se disattesa, il prefetto può emettere un divieto di detenzione delle armi denunciate.

Il titolare di porto d'armi è esentato dall'obbligo, in quanto già soggetto alla presentazione annuale di un certificato medico di idoneità.

Obbligo di custodia dell'arma

Dal 2018 la legge relativa alle denuncia di detenzione armi impone l’obbligo di assicurare che il luogo di custodia dell’arma offra adeguate garanzie di sicurezza, prevedendo la facoltà per l'autorità di pubblica sicurezza di disporre verifiche di controllo, nonché di prescrivere le misure cautelari ritenute indispensabili per la tutela dell'ordine pubblico.

Denuncia di detenzione armi ereditate, come comportarsi?

Può succedere che dopo la morte di un congiunto si venga in possesso, per eredità, di un’arma appartenuta a chi non c’è più. Ma la detenzione delle armi ereditate non è automatica: bisogna denunciarla in Questura o al comando dell’Arma dei carabinieri attraverso la compilazione di appositi moduli, per ottenere il Nulla osta che permetterà di tenere l’arma in casa senza alcun problema. Chi non ha mai avuto il porto d’armi, ottenuta l’autorizzazione, deve consegnare tutte le munizioni perché l’autorizzazione ricevuta consente solo di tenere l’arma in casa ma non di poterla utilizzare.

La denuncia di detenzione e di cessione di armi e munizioni deve essere presentata quando si viene in possesso di armi e cartucce per eredità, quando si cedono armi e cartucce a terzi, oppure quando cambia il luogo di detenzione di armi e cartucce. La legge prevede anche la compilazione di una particolare autorizzazione che viene concessa solo a chi non ha mai avuto precedenti penali di nessun tipo.

Per chi voglia conservare un’arma ricevuta in eredità ma non ha il porto d’armi, deve chiedere al Questore il rilascio del nulla osta all’acquisto e nell’attesa che questo documento venga prodotto l’arma sarà custodita presso il più vicino Comando dei Carabinieri.

Alternative alla richiesta del porto d'armi

Se non si ha intenzione di tenere l’arma ereditata in casa, si può scegliere di cederla a qualcuno che ha già il porto d’armi o il nulla osta, oppure si può cederla a un armiere. In questo caso occorrerà compilare un altro modulo e presentarlo in Questura. Nel caso in cui l’arma venga ceduta a un privato, sarà lui a doverla denunciare, mentre se l’arma viene ceduta a un armiere, sarà iscritta nel registro di carico e scarico dell'armeria.

Attenzione: se avete avuto notizia della presenza in casa di un vostro congiunto defunto di un’arma, la legge vi obbliga a denunciarne la presenza in quanto la mancata denuncia del ritrovamento dell’arma integra il reato di omessa denuncia, punibile anche con pene detentive. Il ritrovamento dell’arma va denunciato entro 48 ore al massimo, a meno che non abbiate ritrovato l’arma in cantina, in un luogo nascosto, dopo molto tempo. In questo caso dovrete specificarlo nella denuncia, da effettuare sempre subito dopo aver trovato l’arma.

A chi chiedere informazioni sul porto d'armi a Forlì

Ecco i contatti della Questura di Forlì e dell'Ufficio Armi.

Corso Garibaldi, 173
Tel. 0543 719111
Fax 0543 719777
E-mail: urp.quest.fc@pecps.poliziadistato.it
ammin.quest.fc@pecps.poliziadistato.it

Questura e Covid-19

Dal 18 maggio 2020 gli Uffici Passaporti, Armi e Licenze saranno gradualmente riaperti al pubblico. Ecco le modalità per accedere all'Ufficio Armi.

Gli utenti possono accedere all'ufficio solo previa prenotazione telefonica, allo 0543 - 719526, o telematica al seguente indirizzo PEC: ammin.quest.fc@pecps.poliziadistato.it;

Le consegne avverranno:

  • previo appuntamento telefonico per le pratiche in giacenza a seguito della chiusura degli uffici per l'emergenza COVID;
  • con appuntamento stabilito al momento della ricezione della pratica per quelle successive al 18 maggio.

L'accesso sarà garantito solo all'interessato e sono obbligatori l'uso della mascherina, il distanziamento sociale al fine di evitare assembramenti e stazionamenti prolungati fuori e dentro i locali della Questura. Si invita l'utenza a rispettare tassativamente la data e l'orario fissato e qualora impossibilitati a fissare un nuovo appuntamento.

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