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Meteo, verso Natale. L'esperto: "Caleranno le temperature. Inverno meno mite"

Attualmente regna l'alta pressione, responsabile ancora per diversi giorni di temperature alquanto miti sui rilievi ed in quota

Il "Generale Inverno" resta, al momento, confinato nell'est Europa. Attualmente regna l'alta pressione, responsabile ancora per diversi giorni di temperature alquanto miti sui rilievi ed in quota; un po' più basse sulle pianure per effetto delle inversioni termiche con possibili nebbie o basse stratificazioni e qualche debole gelata notturna. Un cambiamento è atteso non prima della seconda decade del mese, quando non si esclude un cambiamento di circolazione con masse di aria più fredda e secca di origine continentale da nord-est. Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, ha tracciato il quadro della situazione, analizzando anche il periodo autunnale archiviato con la fine di novembre.

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Con il primo dicembre è andato in archivio l'autunno meteorologico: che stagione è stata?
Nella stagione appena conclusa l’anomalia di temperatura media si è attestata su un valore di +0,6°C rispetto al norma climatologica di periodo 1971-2000, terminando come 27esimo autunno più mite dal 1950 a pari merito con l’autunno 2015, che chiuse con identica anomalia. Occorre comunque precisare che, pur essendo stata una stagione sostanzialmente mite, l’autunno 2016 risulta il meno anomalo di tutto l’anno climatologico in corso, dal momento che l’inverno 2015-2016 ha chiuso con una notevole anomalia termica di ben +2,1°C (il terzo più caldo dal 1950); la primavera ha mostrato una anomalia di +1,2°C (nona più calda dal 1950); ed infine l’estate indica una anomalia di +0,8°C.

Nel dettaglio?
Le anomalie termiche autunnali del 2016 risultano un poco più consistenti su costa e province di Forlì-Cesena e Rimini, laddove si approssimano in qualche caso a +0,8/+0,9°C, mentre sono state leggermente più contenute su pianure del ravennate, faentino e forlivese occidentale. L’anno climatologico 2016 termina peraltro con un un valore di temperatura media assai elevato, risultando il terzo più caldo dal 1950 con un’anomalia di +1,2°C (sempre in rapporto alla media climatologica 1971-2000), peraltro dopo il 2014 ed il 2015 ed in compagnia del 2012 (stessa anomalia termica). Insomma gli ultimi 3 anni sono stati di gran lunga i più caldi dal dopoguerra, e ciò la dice lunga sul periodo climatico che stiamo attraversando.

Per quanto concerne le precipitazioni?
Considerando l’intera stagione autunnale si nota una anomalia pluviometrica percentuale, su base regionale e rispetto al trentennio 1971-2000, positiva in ragione del 10% circa, frutto di un settembre con precipitazioni inferiori alla norma (ma con apporti locali molto abbondanti su lughese e ravennate il giorno 21), mentre ottobre e novembre sono stati alquanto piovosi, con ottobre il più piovoso della stagione grazie ad una anomalia regionale del +32%. Archiviamo quindi un autunno 2016 con piovosità superiore alle medie di riferimento, anche se con anomalie non particolarmente elevate ad eccezione di intensi eventi locali i quali stanno aumentando in frequenza come risposta a condizioni medie che vedono temperature medie nei bassi strati e sulla superficie dal mare Adriatico troppo elevate (più l’atmosfera è calda più acqua può trattenere).

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