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L'inverno che non c'è stato, il settimo di fila anomalo. E in montagna è stato il più caldo dal 1950

"Non è stato mite, ma molto caldo", non esita a commentare Pierluigi Randi, tecnico meteorologo di Emilia Romagna Meteo e vicepresidente dell'associazione Ampro

E con quello 2019-2020 fanno sette di fila. Sabato ha sancito la fine dell'inverno meteorologico, che si è distinto per un'anomalia di temperatura media trimestrale di ben +2.9°C rispetto alla media di confronto 1971-2020. "Non è stato mite, ma molto caldo - non esita a commentare Pierluigi Randi, tecnico meteorologo di Emilia Romagna Meteo e vicepresidente dell'associazione Ampro -. Si tratta del secondo inverno tra i più miti dal 1950 dopo quello del 2013-2014, che ebbe un'anomalia positiva di 3°C".

Nell'analisi, tiene a precisare Randi, "occorre però distinguere tra le aree di bassa pianura, laddove le frequenti condizioni anticicloniche hanno spesso favorito l'instaurarsi di inversioni termiche di tipo radiativo in grado di incidere almeno parzialmente sulle temperature minime "tenendole un poco a bada" (in primis gennaio e febbraio) e contenere i valori medi, e le zone collinari e montuose poste al di sopra del normale livello delle inversioni. Su queste ultime aree l'inverno 2019-2020 è indiscutibilmente il più mite in assoluto".

Della stagione appena conclusa, prosegue l'esperto, "spicca il febbraio più mite dal 1950, con un'anomalia di temperatura media di ben +4°C battendo quella del 2014 (+3,9°C). Per rendere un minimo l'idea di cosa sia stato febbraio 2020, l'anomalia di temperatura media di agosto 2003 fu di +3,9°C". Inoltre, "òa media delle temperature massime sarebbe stata allineata alla norma climatologica del mese di marzo".

Per trovare un inverno che minimamente può definire tale fu bisogna tornare alla stagione 2012-2013. Capitolo precipitazioni: "Chiudiamo la stagione con un deficit climatologico (sempre 1971-2000) di -33,6%, ma solo grazie ad un dicembre piovoso (+61,5%), mentre gennaio (-65,1%) e soprattutto febbraio (-91,3%) sono stati molto avari di piogge. A livello di piovosità si è comunque visto di peggio, specie tra la fine degli anni '80 e l'inizio di quelli '90".

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