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E' stato il dodicesimo inverno più mite dal 1950. Neve a Pasqua? "Notizie infondate"

L'inverno meteorologico lascia in eredità il febbraio più piovoso dal 1950 e il secondo gennaio più mite da 68 anni a questa parte

Non bisogna lasciarsi ingannare dalla recente ondata di gelo di matrice artico-siberiana, che ha portato anche la neve fino in pianura. L'inverno meteorologico appena archiviato è il dodicesimo più mite dal 1950. Parola di Pierluigi Randi, tecnico meteorologo di Meteocenter - Emilia Romagna Meteo. La stagione lascia in eredità il febbraio più piovoso dal 1950 e il secondo gennaio più mite da 68 anni a questa parte. L'esperto ha tracciato anche una sua considerazione circa le notizie circolate anche in questi giorni in tv di un "Burian bis" (come già spiegato in una precedente intervista il termine corretto sarebbe “Buran”, che è un vento accompagnato da aria gelida caratteristico delle steppe della pianura sarmatica, ad ovest degli Urali, e che si propaga da est-nord est verso ovest sud ovest, e che per definizione non arriva sui nostri territori, ma si ferma molto prima essendo un vento locale).

Si attendeva un inverno dinamico e così è stato. Si può dire che si è verificato quel che era stato previsto.
Sostanzialmente il segnale, o se vogliamo lo scenario indicato a suo tempo, è stato rispettato, anche se la dinamicità ha coinvolto essenzialmente i mesi di dicembre 2017 e febbraio 2018, con un gennaio 2018 più “tranquillo”.

Andiamo con ordine: sotto il profilo delle temperature che stagione è stata?
Si è trattato dell’ennesimo inverno mite, non facciamoci ingannare dall’ondata di freddo di fine febbraio, come accade oramai da 5 anni consecutivi, con una anomalia di temperatura media su base trimestrale di +1.1°C rispetto alla media di periodo 1971-2000, che colloca l’inverno 2017-2018 come il dodicesimo più mite dal 1950, e più mite rispetto a quello dello scorso anno, che ebbe una anomalia di +0.5°C.
Mesi miti sono risultati dicembre (+1.3°C di anomalia termica) e soprattutto gennaio (+3.5°C di anomalia, ovvero il secondo più mite dal 1950 dopo quello del 2014. Solo febbraio annovera una anomalia termica negativa (temperatura media mensile) di -1.4°C, ma in questo caso non si tratta di una anomalia particolarmente pesante; basti pensare che fu più freddo il febbraio 2013 con -1.8°C di anomalia termica).

E' piovuto tanto, riscattando la lunga siccità iniziata la scorsa primavera. E' stato recuperato il deficit pluviometrico?
I mesi di dicembre e gennaio non sono stati molto piovosi ad eccezione del riminese in merito a dicembre; poi è subentrato febbraio che, con accumuli ovunque superiori a 170 millimetri e talora a 200 millimetri, è risultato come il più piovoso (media regionale) dal 1950. Considerando la stagione nella sua interezza abbiamo un surplus pluviometrico dell’85% rispetto alla norma 1971-2000, ma esclusivamente per merito di febbraio, che ha visto piovosità di 5-6 volte sopra la normalità. In tal senso la stagione può considerarsi assai piovosa, ma con cattiva distribuzione temporale dei fenomeni.

Febbraio era ricordato come uno dei mesi più secchi dell'anno. La situazione pare cambiata
Dal 2010 pare essersi trasformato in uno dei periodi più piovosi dell’anno, con una piovosità media più che raddoppiata. Infatti mesi di febbraio molto piovosi si ebbero anche nel 2016, 2015, 2013 e 2010. Certamente il periodo considerato è breve per sostenere che si tratti di un netto cambiamento a carico della pluviometria regionale, ma sta di fatto che un aumento della piovosità invernale è uno dei segnali che si indicano i modelli di clima in merito agli scenari futuri, quindi si tratta di un segnale non incoraggiante.

L'inverno meteorologico si è quindi congedato con un avvenimento importante. Quali ripercussioni potrà avere sulla primavera meteorologica appena iniziata?
Difficile stabilire se l’evento di fine febbraio ed inizio marzo possa avere ripercussioni sulla stagione primaverile, alcuni segnali non vanno in quella direzione, per cui direi che al momento attuale è prematuro, anche qualche caso in passato c’è stato.

C'è chi avanza ipotesi di neve in pianura per Pasqua quando mancano ancora diverse settimane al weekend festivo del primo aprile. Qual è la sua opinione a riguardo?
Sono notizie del tutto infondate, non è ancora possibile formulare una previsione di questo tipo a così lunga distanza. Certamente non lo si può escludere a priori, ma nello stesso tempo non si può affermarlo con sicurezza.

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