L'ondata di freddo lascerà presto spazio a correnti più miti: l’espansione di un promontorio di alta pressione attiverà infatti masse d’aria relativamente calde a metà settimana
e prime raffiche di venerdì mattina annunciano il significativo cambiamento atmosferico che metterà fine ad una prima decade di febbraio decisamente mite, di circa quattro gradi oltre la norma
Nei giorni a seguire la Romagna risentirà di un'irruzione di aria fredda secca e di matrice continentale, responsabile di una marcata flessione della colonnina di mercurio
Così l'esperto: "Occorrerà monitorare attentamente l’evoluzione nei prossimi giorni poiché si verrà a formare un lago di aria davvero gelida non molto lontano da noi"
L'evento si verifica quando le acque del lago artificiale che sorge sulla vallata del Bidente raggiungono la quota di sfioro posta a 557,33 metri sul livello del mare
Un promontorio di alta pressione di matrice africana è responsabile della presenza di strati compatti di nubi basse, foschie dense in pianura ed inversione termica
La prima settimana di febbraio vedrà la presenza di deboli flussi atlantici, che manterranno condizioni di nuvolosità variabile con possibilità di deboli piogge sui rilievi
La Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha attivato un'allerta "arancione" per il crinale appenninico e "gialla" per la fascia collinare per ventilazione sostenuta da sud-ovest
Lunedì mattina sono attese precipitazioni deboli e irregolari, più probabili sui rilievi romagnoli, che potranno assumere carattere nevoso anche a quote basse
Nelle zone montane interessate da parziale fusione della neve potranno ancora verificarsi localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili